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Musetti e Sonego eliminati a Doha: Sinner brilla mentre gli altri azzurri vacillano
Sonego lotta ma cede contro Kotov
Lorenzo Sonego e Lorenzo Musetti salutano Doha con un’uscita prematura, lasciando il campo a Giulio Zeppieri come unico rappresentante tricolore ancora in gioco. Sonego, numero 49 del mondo, affronta il russo Kotov con un match tutt’altro che agevole. Le caratteristiche tecniche del suo avversario si dimostrano ostiche per il piemontese, con un servizio efficace e una risposta che mette in difficoltà Sonego. Nel primo set, il giocatore italiano fatica su tutti i fronti, ma nel secondo set riesce a rialzarsi, prendendo il comando del gioco. Tuttavia, Kotov ribalta la situazione con un controbreak determinante, chiudendo la partita con un 6-5 finale.
Il momento nero di Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti, numero 25 dell’ATP, vive un periodo complicato a Doha, dove viene sconfitto in soli 61 minuti da Zhang Zhizhen. Musetti, che aveva deciso di testarsi sul veloce rinunciando alla terra sudamericana, non riesce a trovare la sua forma migliore in campo. Il giovane italiano commette errori su errori, manifestando una frustrazione evidente: ‘Mi sto allenando bene, poi in partita non mi viene nulla di quello che ho preparato’. Nonostante la delusione, Musetti si aggrappa alla speranza di un cambiamento, consapevole che un piccolo passo avanti potrebbe ribaltare il suo momento negativo.
Jannik Sinner continua a brillare nel circuito, proiettandosi sempre più in alto. I successi del giovane talento italiano sembrano influenzare il rendimento degli altri azzurri in campo, creando un’ombra che li avvolge. Tuttavia, per Lorenzo Sonego, il successo di Sinner non rappresenta un peso, ma piuttosto uno stimolo: ‘Per me rappresenta uno stimolo, io cerco sempre di prendere qualcosa dai più forti e in questo momento lui è il più forte giocatore del mondo’. Sonego ammira la costanza e la consapevolezza di Sinner, evidenziando le sue doti tecniche e la sua maturità in campo. Musetti, d’altra parte, aveva già previsto l’ascesa di Sinner, elogiandone le abilità e la crescita fisica. La parabola di Sinner, che lo ha visto sfidare e battere i migliori giocatori del mondo, ispira gli altri azzurri a puntare sempre più in alto.