L’era del rovescio a una mano nel tennis: un’arte perduta
Un passato glorioso
“Già nel 2017, quattro rovesci a una mano primeggiavano tra i primi dieci giocatori del mondo, un’epoca che sembrava destinata a perpetuarsi nel tempo. Federer, Dimitrov, Thiem, Wawrinka: nomi che evocano un’arte ormai perduta, un gesto tecnico che sembrava incantare gli appassionati di tennis di tutto il mondo. Tuttavia, il presente racconta una storia diversa, una narrazione che vede scomparire gradualmente questa peculiarità tecnica dai vertici della classifica ATP.”Un’evoluzione inevitabile
“La scomparsa del rovescio a una mano tra i migliori dieci giocatori del mondo non è casuale, ma rispecchia un’evoluzione del gioco e delle tecniche tennistiche. L’aumento della velocità del gioco, le superfici omogenee e le nuove attrezzature hanno reso il rovescio a due mani non solo più efficace dal punto di vista tecnico, ma anche più adatto alle esigenze di un tennis moderno sempre più veloce e aggressivo.”
L’eccezionalità del rovescio a una mano oggi
Una rarità da difendere
“Se un tempo il rovescio a una mano era una presenza consolidata e ammirata nei circuiti internazionali, oggi rappresenta un’eccezione, un’anomalia che sfida le convenzioni. Talentuosi giocatori come Shapovalov, Tsitsipas e Musetti si ergono come difensori di un’arte in via di estinzione, portando avanti una tradizione tecnica e stilistica che sembra resistere al trascorrere del tempo e alle pressioni dell’evoluzione del gioco.”La resistenza dell’eleganza
“Nonostante le sfide e le pressioni del tennis moderno, il rovescio a una mano conserva un’aura di eleganza e classe che lo rende un gesto tecnico irripetibile. Se i rovesci a due mani dominano per efficacia e potenza, quelli a una mano si distinguono per la loro fluidità, per la loro armonia di movimento e per la loro capacità di trasmettere emozioni attraverso il gesto. In un’epoca votata alla velocità e alla potenza, l’eccezionalità del rovescio a una mano rappresenta un’oasi di bellezza e di tradizione nel mondo del tennis contemporaneo.”