La polemica attorno alla nuova pista di bob a Cortina d’Ampezzo
La nuova pista di bob prevista per le Olimpiadi del 2026 a Cortina d’Ampezzo si trova al centro di un acceso dibattito. Le polemiche non accennano a placarsi, con gruppi ambientalisti e comitati locali che sollevano seri dubbi sulla realizzazione dell’impianto. Recentemente, l’associazione Mountain Wilderness ha presentato una richiesta urgente per la bonifica bellica dell’area in cui dovrebbe sorgere la nuova struttura olimpica.
L’associazione ha espresso preoccupazione riguardo alla possibile presenza di ordigni bellici inesplosi risalenti alla Grande Guerra. Secondo Mountain Wilderness, questi residuati bellici attivi rappresentano un grave rischio per i lavoratori che opererebbero nel cantiere. La richiesta di bonifica è stata inoltrata al sindaco di Cortina d’Ampezzo e alla Regione Veneto, con l’auspicio che il Genio Militare di Belluno possa intervenire tempestivamente per garantire la sicurezza dell’area e dei lavoratori.
La denuncia di Alleanza Verdi e Sinistra sull’abbattimento di alberi secolari
Alleanza Verdi e Sinistra ha sollevato un’altra spinosa questione legata alla nuova pista di bob a Cortina d’Ampezzo. Il deputato Angelo Bonelli insieme alla capogruppo Luana Zanella, la senatrice Aurora Floridia e la consigliera regionale Cristina Guarda hanno presentato un esposto contro l’abbattimento di 500 alberi secolari necessario per la realizzazione dell’impianto olimpico. Secondo il comunicato rilasciato, tale azione è stata definita “totalmente distruttiva” e “irresponsabile”.
L’opera è stata criticata per essere destinata a rimanere inutilizzata dopo gli eventi olimpici, rappresentando un danno irreparabile all’ambiente. Alleanza Verdi e Sinistra ha intrapreso azioni legali, presentando un esposto alla Procura di Belluno e scrivendo al Comitato Olimpico Internazionale per sollevare la questione. Si è evidenziato come la costruzione della pista di bob a Cortina possa rischiare di replicare situazioni già viste in passato, trasformandosi in una struttura “nel deserto” una volta terminati gli eventi sportivi.