Lutto nel rugby trevigiano: Addio a Manrico Marchetto, un’icona del rugby della Marca
Manrico Marchetto, pioniere del rugby trevigiano, ci ha lasciati a soli 72 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della palla ovale. L’ex giocatore della Tarvisium e poi della Metalcrom, diventata Benetton, ha perso la sua battaglia contro una malattia, mantenendo fino all’ultimo il suo orgoglio e la sua leadership tanto ammirati.
Un’icona per Treviso
Marchetto, che avrebbe compiuto 72 anni tra pochi giorni, resterà per sempre nel cuore della città di Treviso. Ricordato come una persona straordinaria sia dentro che fuori dal campo, ha lasciato un segno tangibile nella storia del rugby locale e nazionale.
La sua carriera è stata caratterizzata da successi e prestazioni di alto livello. Ha giocato prevalentemente come trequarti ala ed estremo, contribuendo in modo significativo alle vittorie della squadra biancoverde, tra cui lo storico scudetto del 1983. In 14 stagioni con il Benetton, ha accumulato 262 presenze e segnato 1103 punti, posizionandosi al terzo posto assoluto per marcature nella massima serie. Anche in Nazionale ha lasciato il segno, posizionandosi come il terzo miglior realizzatore di mete nella storia con 21 marcature.
Un ricordo indelebile
Il suo ex compagno Ambrogio Bona lo descrive come uno dei giocatori italiani più forti, un atleta all’avanguardia per i suoi tempi. Marchetto, simbolo di Treviso come Gigi Riva lo è per la Sardegna, è stato un uomo genuino e leale, sempre fedele alla sua squadra. Fino all’ultimo ha mantenuto il suo sorriso e il suo spirito vincente, rifiutando di essere visto come una vittima della malattia.