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Manrico Marchetto: Un’Era di Passione e Impegno nel Rugby
Anna Chiara Bortolon ha condiviso con il mondo la sua storia d’amore con Manrico Marchetto, una leggenda del rugby la cui scomparsa ha lasciato un vuoto nel cuore di tutti coloro che lo conoscevano. Dopo 23 anni insieme, il destino ha colpito inesorabilmente, portandosi via un uomo che per lei era eternamente giovane. “Era un entusiasta di natura, un’anima pura che non è mai invecchiata,” racconta commossa Anna Chiara. Il progetto di matrimonio, fissato per il 4 febbraio, giorno del compleanno di Manrico, rimarrà un dolce sogno incompiuto, insieme al viaggio in Norvegia per ammirare l’aurora boreale.
Il Lutto di Anna Chiara: Un Amore che Travolge
Le parole di Anna Chiara Bortolon trasudano amore e affetto per l’uomo che ha condiviso con lei la passione per i viaggi e il rugby. “Ci eravamo trovati,” sottolinea, “e avevamo tante passioni in comune. I viaggi in primis: a novembre dovevamo andare in Kenya ma purtroppo abbiamo dovuto rinunciare.” Il legame con l’Umbria, sua terra d’origine, rappresentava un rifugio sicuro per entrambi, un luogo dove ritrovare serenità. Marchetto, bioarchitetto di professione, aveva abbracciato la sua seconda passione dopo il rugby, progettando edifici in giro per il mondo, con un occhio di riguardo per il Kenya, dove aveva realizzato numerose opere. La sua attitudine a dare fiducia e a credere nelle persone lo rendeva un uomo speciale, capace di toccare i cuori di chiunque incrociasse il suo cammino.
La Carriera di un Campione: Manrico Marchetto
Manrico Marchetto ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del rugby italiano. Dalle prime esperienze nel quartiere di San Giuseppe con la Tarvisium, fino alle vittorie con la Metalcrom e la Benetton, Marchetto ha segnato la sua storia nel rugby nazionale. Con 262 partite disputate e oltre 1000 punti segnati, è diventato un’icona della squadra biancoverde, contribuendo con 209 mete alla sua leggenda. Il record di 41 mete in una singola stagione è ancora oggi insuperato, testimonianza della sua abilità e dedizione al gioco.
Il percorso di Marchetto non si è limitato al successo in club, ma ha abbracciato anche la Nazionale, con 42 presenze e 21 mete all’attivo. Il suo contributo al rugby italiano è stato riconosciuto anche dal Benetton Rugby, che lo ha inserito nel prestigioso “Club 100” per i giocatori con più di 100 presenze. La sua leadership in campo e il suo spirito altruista lo hanno reso non solo un campione, ma anche un punto di riferimento per generazioni di giocatori. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati di rugby, ma il suo ricordo continuerà a brillare come una stella nel firmamento sportivo italiano.