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Battaglia fra club e Federazione rugby: il contrasto su 2,5 milioni di contributi
La tensione tra le società di serie A Elite e la Federazione italiana rugby si riaccende a Rovigo, dove i nove rappresentanti si sono incontrati per discutere le recenti dichiarazioni del vice presidente della Fir, Antonio Luisi. Le parole di Luisi hanno suscitato stupore e preoccupazione tra i presidenti dei club, che investono cifre significative nel rugby italiano. In particolare, si è sollevata l’incertezza riguardo al contributo di 2,5 milioni di euro menzionato da Luisi come erogato alle società di Élite. I presidenti chiedono dettagli chiari e trasparenti su questa contribuzione per comprendere appieno la situazione finanziaria.
Le dichiarazioni di Luisi e la replica dei club
Il vice presidente della Fir ha sottolineato che il contributo alle squadre di Serie A Elite è interamente a carico del bilancio federale, sottolineando che gran parte delle risorse proviene dalle competizioni internazionali. Luisi ha enfatizzato che i 2,5 milioni di euro destinati alla Serie A Elite compensano i contributi alle franchigie come Benetton e Zebre. Queste affermazioni sono state interpretate come un segnale di disprezzo verso i club che sostengono finanziariamente il campionato italiano. In risposta, i club hanno espresso la loro delusione per il tono irriguardoso delle dichiarazioni, sottolineando il ruolo cruciale dei loro investimenti nel rugby nazionale.
La replica della Federazione: una smentita alle accuse
La Federazione italiana rugby ha risposto alle critiche dei club confermando l’effettivo investimento di 2,5 milioni di euro nel massimo campionato. Tuttavia, ha precisato che questa somma comprende diverse voci di spesa funzionali alla promozione e all’organizzazione della Serie A Elite. Inoltre, la Fir ha evidenziato che i contributi effettivi ai club sono inferiori a quanto dichiarato da Luisi, considerando anche i premi erogati e le spese accessorie. L’analisi dettagliata dei bilanci federali degli ultimi anni dimostra che i finanziamenti sono destinati a varie attività legate al campionato, inclusi costi televisivi, spese per gli ufficiali di gara e premi per le squadre semifinaliste e finaliste.
Le cifre ufficiali presentate dalla Federazione ridimensionano le affermazioni di Luisi e forniscono una panoramica più chiara degli investimenti nel rugby italiano. Si evidenzia una discrepanza tra le dichiarazioni del vice presidente e la realtà dei finanziamenti effettivi alle squadre. La questione finanziaria tra club e Federazione continua a essere al centro del dibattito, sollevando dubbi e critiche sulle modalità di sostegno al rugby di vertice in Italia.