La vittoria di Jacopo Cerutti all’Africa Eco Race 2024
Jacopo Cerutti e Alessandro Botturi hanno affrontato una sfida epica all’Africa Eco Race 2024, percorrere oltre 6.000 km attraverso quattro stati africani fino a Dakar.
Il pilota dell’Aprilia Tuareg 660 del team GCorse e quello della Yamaha Ténéré 700 del World Raid Team si sono scontrati in una battaglia che ha tenuto gli appassionati con il fiato sospeso. Dopo quasi due settimane di competizione, Jacopo Cerutti ha trionfato, suscitando emozioni intense tra i fan e i professionisti del settore.
Le parole di Jacopo Cerutti sulla vittoria
Jacopo Cerutti, emozionato per la vittoria, ha condiviso il suo pensiero riguardo all’avventura affrontata:
“L’appoggio da casa è stato incredibile. Sto realizzando solo ora ciò che abbiamo fatto, per la storia di questi luoghi. Qui c’è l’essenza della vecchia Parigi-Dakar: si attraversano villaggi poverissimi in Mauritania e Senegal e i paesaggi sono mozzafiato. Si respira aria di avventura, non solo di competizione come la Dakar attuale. In Mauritania abbiamo attraversato zone rocciose da percorrere a 30 km/h alternate a villaggi dove si vedono capre mangiare per strada e asini trainare carretti, con la sabbia del deserto che arriva in centro paese. È un’atmosfera genuina”.
Le strategie di gara e le sfide affrontate
Cerutti ha svelato dettagli sulla strategia adottata durante la gara:
“Ho parlato con Gerini, che si è giocato la vittoria lo scorso anno. Mi ha consigliato di prendere un vantaggio iniziale subito e un po’ per caso ci sono riuscito. I due piloti Yamaha probabilmente non si aspettavano un ritmo così elevato sin da subito, poi si sono adeguati. La gara aveva tanti trabocchetti nella navigazione”. Cerutti ha raccontato anche momenti di paura vissuti durante la competizione: “Uno spavento pari a quello d’aver creduto, per un paio di minuti, d’aver gettato tutto all’aria dopo aver perso la via, invece era solo una nota complicata da decifrare”.
Alessandro Botturi, il secondo classificato, ha elogiato la competitività della moto Aprilia e la strategia adottata:
“Ad Aprilia vanno i miei complimenti per aver portato in Africa una moto competitiva sviluppata nell’arco di un anno e mezzo. Sulle dune morbide il fattore leggerezza ha inciso tanto quanto la maneggevolezza. La Yamaha ha progettato una moto molto vicina a quella di serie, Aprilia ha portato avanti un progetto ben studiato ed evoluto”. Entrambi i piloti hanno sottolineato l’importanza delle moto e delle strategie adottate per affrontare le sfide del percorso.
Il futuro dell’Africa Eco Race è stato dibattuto anche riguardo all’interesse del pubblico verso queste competizioni. Alessandro Botturi ha concluso affermando: “L’ambiente, l’aria che si respira, il fascino dell’Africa e la community che si crea tra ufficiali e amatori sono fattori immutati rispetto alla Parigi-Dakar del secolo scorso”. La gara ha mostrato il meglio dell’enduro, con momenti di grande emozione come la vittoria di Nicola Dutto, atleta paraplegico, dimostrando che la determinazione e la passione possono superare ogni ostacolo.