![Italia: La Potenza del Motociclismo Internazionale 1 20240219 210932](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240219-210932.webp)
Italia: Una Potenza nel Motociclismo Internazionale
Nessuno, come l’Italia, nel motociclismo. Il Belpaese è in testa a tutti, con il record di punti negli ultimi 110 anni. Questo dice la statistica della Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM) che ha conteggiato tutti i punti conquistati nella storia dei vari campionati e nelle Coppe del Mondo suddividendoli per Nazione. Tra il 1913 e il 2023, in 110 anni l’Italia è al comando con 304.982 punti, davanti alla Francia, alla Gran Bretagna e alla Spagna. Questo primato è dovuto, particolarmente, a piloti come Giacomo Agostini, Carlo Ubbiali, Valentino Rossi, Max Biaggi, Antonio Cairoli, Kiara Fontanesi, Pecco Bagnaia, Andrea Verona, Andrea Adamo. Sono loro la punta di diamante di decine e decine di campioni che hanno tenuto alto il tricolore nel mondo conquistando ovunque, per più di un secolo, vittorie in gare e campionati.
La Storia di Successo Italiana nel Motociclismo
I primi punti pesanti azzurri a livello internazionale arrivano all’inizio degli anni ’30 ma sono stati gli Anni ‘50 e ’60 a segnare il balzo in avanti. A dare la spinta principale nel dopoguerra, specificatamente dall’avvio del Motomondiale nel 1949, è stato Carlo Ubbiali, vincitore di nove titoli iridati nelle classi 125 e 250. Poi, altri piloti come Nello Pagani, Bruno Ruffo, e Umberto Masetti hanno contribuito con i loro successi. Giacomo Agostini, con i suoi 15 Mondiali nelle classi 350 e 500, ha avuto un peso determinante da metà anni ’60 a metà anni ’70. Negli anni ’70 e ’80, piloti italiani dominatori nelle piccole cilindrate hanno fatto la differenza. Successivamente, l’ondata travolgente di Valentino Rossi, Max Biaggi, Tony Cairoli, Kiara Fontanesi, e tanti altri, ha portato l’Italia in vetta nel motociclismo mondiale. Oggi, con piloti come Pecco Bagnaia nel Motomondiale, Andrea Adamo nel cross e Andrea Verona nell’Enduro, la tradizione italiana continua a brillare.
Dopo l’Italia, in scia, c’è la Spagna: nel 2023 solo una manciata di punti ha separato le due nazioni, con la Spagna a quota 13.583 e l’Italia a 13.550.
Il Futuro del Motociclismo Italiano
Il Presidente FMI Giovanni Copioli esprime la sua soddisfazione: “Le statistiche diffuse dalla Federazione Internazionale di Motociclismo rendono evidente il ruolo di assoluta protagonista dell’Italia nella storia del nostro sport. Ritengo che questa posizione sia il frutto di una cultura, di un lavoro e di una passione profondamente radicate nel nostro Paese e che, soprattutto, tutte le parti coinvolte portano avanti. Mi riferisco ai piloti, certo, ma anche alle Case, ai team, alle aziende che con il loro impegno ci hanno consentito e ci consentono di essere un punto di riferimento. La FMI è parte integrante di questo sistema: il nostro obiettivo è garantire al motociclismo azzurro un futuro che sia all’altezza del suo passato e del suo presente. Il progetto Pata Talenti Azzurri è un esempio concreto di un grande lavoro volto alla ricerca del talento e allo sviluppo del motociclismo italiano. Di questi 110 anni di corse di moto, gli ultimi 75 sono quelli “iridati”, con gare valevoli per il campionato del Mondo.
Il Motomondiale è partito nel 1949, con quattro classi: 125, 250, 350, 500 e poi sidecar. A fine 1982 termina la classe 350, con Agostini Re con 7 titoli e 54 vittorie. Oggi, la MotoGP è uno degli sport show-business mondiali più significativi sul piano tecnico e dello show-business. L’Italia ha giocato un ruolo fondamentale in questo scenario, con i piloti italiani che continuano a primeggiare nel Motomondiale. La storia di successo italiana nel motociclismo prosegue, con un futuro promettente che si basa su talento, passione e impegno costante.