![Emergenza smog in Lombardia: situazione critica e azioni istituzionali 1 20240220 074005](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240220-074005.webp)
Allarme smog in Lombardia: situazione critica e reazioni delle istituzioni
Allarme smog in Lombardia: la regione si trova di fronte a una situazione critica con livelli di inquinanti che superano i limiti consentiti. Dati preoccupanti emergono dalle centraline di Arpa Lombardia, con livelli di Pm2.5 che toccano punte allarmanti, come evidenziato da Legambiente Lombardia. La presidente Barbara Meggetto sottolinea la grave crisi di inquinamento, definendo le risposte delle amministrazioni come totalmente inadeguate, minando la fiducia dei cittadini verso le istituzioni.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, reagisce alle recenti classifiche che pongono la città come una delle più inquinate al mondo. Sala critica aspramente i dati presentati da IQAir, definendoli come ‘analisi estemporanee’ e sottolineando che le valutazioni di Arpa offrono un quadro diverso. Nonostante le pressioni e le critiche, Sala ammette che sul fronte dell’inquinamento ‘nessuno ha fatto miracoli’, inclusa la Regione Lombardia, nonostante le affermazioni del presidente Attilio Fontana che rivendica il lavoro svolto.
Impegno per contrastare l’inquinamento: misure e prospettive future
Il sindaco Sala, pur riconoscendo le sfide ancora aperte, sottolinea l’impegno costante della sua amministrazione nel cercare soluzioni concrete per contrastare l’inquinamento. Invita alla vigilanza sui dati di Arpa e alla partecipazione attiva nella contestazione delle decisioni prese. Sala spinge per un coinvolgimento più ampio, chiamando anche la Regione Lombardia al tavolo delle discussioni, consapevole che la questione ambientale richiede sforzi congiunti e coordinati.
A partire da oggi, martedì 20 febbraio, entrano in vigore misure temporanee anti-inquinamento in nove province lombarde, Milano inclusa. Queste norme, promosse dalla Regione, prevedono divieti e limitazioni mirate a ridurre l’impatto ambientale, come il divieto di combustione all’aperto e restrizioni alla circolazione veicolare. Nei Comuni con più di 30 mila abitanti, si limita la circolazione di veicoli Euro 0 e 1, insieme a quelli Euro 2, 3 e 4 a gasolio, durante determinati orari, compresi i weekend.