Messaggi a sfondo sessuale: Il caso Horner si infittisce
All’indomani della presentazione della Red Bull RB, il caso legato alle accuse di comportamento inappropriato di Christian Horner nei confronti di una dipendente del team campione del mondo prendono una brutta piega per il cinquantenne Team Principal inglese.
Secondo quanto riportato dal quotidiano olandese De Telegraf, gli avvocati di Horner avrebbero tentato di raggiungere un accordo con la dipendente in questione, a cui il dirigente avrebbe inviato messaggi sessualmente inappropriati. Horner è stato sottoposto a un’indagine da parte della Red Bull GmbH, società madre di Red Bull Racing, e ha recentemente fornito la propria versione dei fatti a Londra, negando tutte le accuse. Nonostante ciò, non è stato sospeso dalle sue funzioni di Team Principal e CEO.
La vicenda assume contorni ancor più complessi con l’ulteriore dettaglio che Horner avrebbe inviato tali messaggi a sfondo sessuale alla dipendente per un periodo prolungato, come documentato da messaggi conservati e presentati come prove dall’avvocato della stessa dipendente. Le accuse e le denunce risalgono allo scorso dicembre, ma il caso sembra essere giunto ora a un punto critico con il coinvolgimento dei legali di Horner che avrebbero cercato di risolvere la situazione con un pagamento di 650.000 sterline. Inoltre, secondo De Telegraaf, la direzione di Red Bull GmbH sarebbe stata a conoscenza della situazione, sollevando interrogativi sulla gestione interna dell’azienda in merito a questioni così delicate.
La difesa di Horner e la reazione di Red Bull
Horner ha respinto con fermezza tutte le accuse, mantenendo la propria innocenza nonostante le prove presentate a suo carico. Il dirigente britannico si è difeso attivamente contro le fluttuanti accuse, continuando a svolgere le sue mansioni lavorative senza essere sospeso o rimosso dalla sua posizione all’interno del team Red Bull. La decisione della Red Bull GmbH di non adottare misure drastiche contro Horner potrebbe sollevare polemiche riguardo alla gestione interna delle questioni disciplinari e alla tutela dei dipendenti.
Dall’altra parte, la reazione di Red Bull GmbH al caso Horner potrebbe determinare l’immagine e la reputazione dell’intera squadra di Formula 1. Con le accuse che coinvolgono direttamente il Team Principal e CEO, l’azienda sarà chiamata a gestire attentamente la situazione per evitare danni alla propria immagine, sia all’interno che all’esterno del mondo della Formula 1. La trasparenza e la coerenza nelle azioni intraprese saranno cruciali per affrontare un caso così delicato e potenzialmente dannoso per l’immagine della squadra Red Bull Racing.