Il colore nero domina le nuove auto di Formula 1 del 2024
Haas, Williams, Stake e Alpine hanno svelato le loro nuove creazioni per il prossimo Campionato Mondiale di Formula 1 e c’è un elemento che le accomuna: il colore nero. Questo aspetto non è passato inosservato agli occhi degli appassionati, i quali si chiedono il motivo di questa scelta cromatica così diffusa. In realtà, la predominanza del nero sulle monoposto non è una novità, ma si tratta di una pratica consolidata che si ripete di anno in anno. Ebbene, dietro a questa decisione estetica si cela una ragione tecnica che affonda le radici nei principi dell’aerodinamica, fondamentali nel mondo della Formula 1.
I fan della Formula 1 esprimono delusione e perplessità rispetto alle nuove creazioni delle scuderie, temendo che la mancanza di varietà cromatica possa rendere difficile distinguere una vettura dall’altra durante le gare. Le presentazioni delle auto, una volta ricche di sfumature e varietà, appaiono oggi più omogenee che mai. Questo fenomeno è strettamente legato alla necessità di rispettare il limite di peso minimo imposto dalla FIA, fissato a 798 chili per le monoposto. Per ottenere prestazioni ottimali e massimizzare la velocità in pista, i team hanno intrapreso la strada della riduzione del peso, limitando l’utilizzo di vernici sulla carrozzeria delle vetture.
Il legame tra colore e peso in Formula 1
La scelta di adottare una palette cromatica prevalentemente nera non è dettata solamente da motivazioni estetiche, ma piuttosto da esigenze di carattere tecnico. In un ambiente altamente competitivo come quello della Formula 1, ogni singolo grammo di peso in più può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Pertanto, l’eliminazione o la riduzione delle vernici sulla superficie delle auto rappresenta un modo efficace per alleggerire la vettura, migliorando le prestazioni complessive. L’obiettivo è quello di avvicinarsi il più possibile al peso minimo consentito, senza compromettere la solidità e l’efficienza della monoposto.
Le scuderie di punta come la Mercedes e la Ferrari non sono da meno in questo approccio alla leggerezza: la Casa tedesca, ad esempio, ha progressivamente trasformato le sue iconiche “frecce d’argento” in dettagli sempre più neri, a discapito dell’argento originario. Anche la Ferrari, seppur legata al suo rosso distintivo, ha integrato sempre più il nero nei suoi design, optando per una maggiore esposizione della fibra di carbonio non verniciata. Queste scelte non solo confermano l’importanza del peso nell’ottica della massima performance, ma evidenziano anche come l’aerodinamica e l’estetica siano strettamente connesse nel mondo della Formula 1.