La lettera di Sgarbi a Meloni: Un Richiamo alla Legalità e alla Libertà Artistica
Cara presidente,
In risposta alla delibera dell’Agcm, Vittorio Sgarbi si espone con fermezza, annunciando il suo ricorso al Tar. La questione al centro della controversia riguarda la presunta incompatibilità tra la sua attività artistica e la posizione di sottosegretario. Sgarbi sottolinea che l’Antitrust non ha contestato singole attività, ma ha messo in discussione la sua intera esistenza artistica, imponendo limiti che considera eccessivi. Questo conflitto non solo riguarda il suo ruolo pubblico ma minaccia di limitare la sua libertà espressiva e professionale accumulata in cinquant’anni di attività.
Una Decisione Contestata: Politicamente Corretta ma Giuridicamente Scorretta
La decisione dell’Antitrust, definita da Sgarbi come “politicamente corretta”, solleva perplessità sul piano giuridico. Sgarbi argomenta che le attività connesse al suo ruolo istituzionale vengono svolte con professionalità e non dovrebbero costituire un ostacolo alla sua funzione ministeriale. La sfida legale si basa sulla natura delle attività culturali svolte da Sgarbi, come conferenze, tavole rotonde e presentazioni, che l’Antitrust ritiene incompatibili con il suo incarico pubblico. Sgarbi sottolinea il paradosso di considerare tali attività come un’interferenza con il suo ruolo istituzionale, in contrasto con il dettato costituzionale dell’articolo 21 che protegge la libertà di espressione.
Un Richiamo alla Legalità e al Rispetto delle Istituzioni
Sgarbi, pur elogiando il comportamento rispettoso di Meloni nei suoi confronti, non esita a sollevare la questione del conflitto di interessi all’interno del governo. Il suo appello a estendere l’indagine dell’Antitrust a tutte le istituzioni si basa sulla coerenza e sull’integrità del sistema, richiedendo un trattamento equo e uniforme. Sgarbi invita la presidente a garantire l’integrità del governo, assicurando che venga rispettata la libertà artistica e di espressione per tutti, nonostante le limitazioni che gli vengono imposte. Il riferimento all’articolo 21 della Costituzione sottolinea l’importanza di difendere i principi fondamentali della democrazia e della libertà di pensiero.
Concludendo la sua lettera con “grati e rispettosi saluti”, Sgarbi si pone come difensore della legalità e della libertà artistica, invitando al rispetto delle istituzioni e alla tutela dei diritti fondamentali di ogni individuo.