La collezione di libri antichi di Gabriele Gravina: un tesoro controverso
Una collezione di inestimabile valore
La collezione di libri antichi del presidente della Figc Gabriele Gravina è al centro di un’indagine per presunto auto riciclaggio. Con circa 500 volumi valutati complessivamente in 1,2 milioni di euro, questa raccolta rappresenta un patrimonio culturale di notevole importanza. Marco Bogarelli, ex presidente di Infront Italy, ha evidenziato che per catalogare la collezione è stato necessario redigere un dettagliato catalogo di 243 pagine intitolato “Rise of sport”, che narra le origini e la diffusione dello sport, descrivendo ogni singolo tomo. Tra i libri di maggior pregio figurano opere come l’«Encyclopédie» di Diderot e D’Alembert del 1780, il «Trois dialogues» di Arcangelo Tuccaro del 1599, e l’«Orbi maritimi palliot» di Claude Morisot, preziosi gioielli della letteratura e della storia.
Una variegata selezione tematica
La diversità dei contenuti
Oltre alle opere di rilievo sopra menzionate, la collezione comprende una vasta gamma di argomenti che spaziano dalle enciclopedie ai libri di cavalleria, dall’equitazione al nuoto, dagli sport d’acqua alla sferistica e alla lotta. Tra i testi presenti spicca anche il celebre “Il cortegiano” di Baldassare Castiglione, un trattato che delinea il comportamento ideale dei cortigiani e dei cavalieri. L’attenzione per i cavalli è evidente anche in un antico manoscritto di Dino da Fiorenza, risalente alla fine del XVI secolo, che tratta di medicina veterinaria equina. La raccolta include inoltre opere di autori classici come Dionigi di Alicarnasso, Giovenale, Giovanni Boccaccio, Francesco Petrarca, Plutarco, Platone e Ludovico Ariosto, arricchendo la varietà e il prestigio della collezione.
Trattative e polemiche
Diverse sono state le trattative per l’acquisto dei libri, con mediatori che hanno tentato di concludere affari vantaggiosi. In una mail datata 9 settembre 2019, un esperto valuta la collezione tra gli 850.000 e i 900.000 euro, sottolineando l’importanza di questa cifra considerando il calo dei prezzi nel mercato degli ultimi anni. Altri mediatori hanno proposto cifre come un “prezzo minimo 500k”, evidenziando la complessità delle trattative e la sensibilità del mercato antiquario. Anche l’ex re dei diritti tv, Marco Bogarelli, ha presentato un’offerta a Gravina per una parte della collezione, manifestando il suo interesse per i volumi preziosi e proponendo un’opzione d’acquisto. Le trattative e le valutazioni economiche sono al centro di un dibattito che coinvolge non solo il valore intrinseco dei libri, ma anche le dinamiche di mercato e le implicazioni legali legate alla vendita di opere così preziose.