La collezione di libri antichi di Gabriele Gravina
Una collezione di inestimabile valore è al centro di un’indagine condotta dalla Procura di Roma. Si tratta della raccolta di libri antichi del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, composta da circa 500 volumi dal valore stimato di 1,2 milioni di euro. Nell’ambito di questa vicenda, emerge la figura di Marco Bogarelli, ex presidente di Infront Italy, che si propone come acquirente potenziale. La collezione include opere di grande pregio, come l’«Encyclopédie» del 1780, «Trois dialogues» del 1599 e «Orbi maritimi palliot».Un catalogo ricco e diversificato che spazia da enciclopedie a libri su cavalleria, equitazione, nuoto, e sport d’acqua, dimostrando un’attenzione particolare per varie discipline. Tra i testi presenti, anche opere classiche di autori come Dionigi di Alicarnasso, Giovenale, Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca. Si evidenzia inoltre un interesse marcato per i cavalli, come dimostrato da un manoscritto del XVI secolo sull’equitazione. La varietà e la profondità della collezione la rendono un vero e proprio tesoro per gli amanti della cultura e della storia antica.
Le trattative per l’acquisto
Le offerte non mancano per la collezione di Gabriele Gravina, con diversi mediatori che cercano di negoziare il prezzo. Le proposte oscillano tra gli 850.000 e i 900.000 euro, considerando il calo significativo del mercato negli ultimi anni. Un altro intermediario arriva a offrire un minimo di 500.000 euro, evidenziando la complessità delle trattative in corso. Marco Bogarelli, noto per essere stato un protagonista nel mondo dei diritti televisivi, propone un’offerta di acquisto di una parte della collezione per 1,2 milioni di euro, con un prezzo di esercizio di 350.000 euro. La riservatezza è un punto fondamentale di queste trattative, come sottolineato nelle comunicazioni tra le parti coinvolte.