![Il processo di selezione dei libri per giovani lettori: l'importanza della storia e delle emozioni 1 20240303 212443](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240303-212443.webp)
Il processo di selezione dei libri per ragazzi
Per i giudici dei BolognaRagazzi Awards, la storia è l’elemento chiave. Claudette McLinn sottolinea che, indipendentemente dalla presenza di illustrazioni, la qualità narrativa è prioritaria: ‘Per me è la storia che conta’. Allo stesso modo, Alice Nussbaum della Grasset Jeunesse ricerca l’emozione nei libri, senza preconcetti. La giuria, composta da esperti provenienti da diversi paesi, valuta migliaia di titoli, privilegiando opere eccezionali nelle categorie fiction, non fiction e altro.
Il processo di valutazione inizia con una selezione individuale dei libri più promettenti, seguita da discussioni e confronti collettivi. McLinn e Nussbaum hanno apprezzato opere come ¡Gracias, Madre Tierra! per la sua originalità e impatto culturale. La struttura, l’originalità e l’impatto visivo sono elementi cruciali, come nel caso del libro polacco Gdzie ty jesteś koguciku?, lodato per i colori ma criticato per la mancanza di una trama emotiva significativa.
Tendenze e temi emergenti nella letteratura per ragazzi
La diversità tematica è una costante nella produzione di libri per bambini. Dai libri sui funghi, come il premiato Myko dalla Repubblica Ceca, ai racconti sui cambiamenti climatici e alla sostenibilità ambientale, i temi variano ampiamente. Anche le questioni più complesse, come il bullismo, la violenza e la morte, trovano spazio nella letteratura per l’infanzia. La inclusività e il rispetto delle differenze di genere rimangono tematiche importanti, sebbene non sempre trattate in modo innovativo.
Petra Paoli sottolinea l’aumento della produzione di libri per bambini dedicati ai ‘toddler’, che mirano a coinvolgere i giovani lettori in modi creativi. Anche i fumetti per giovani adulti affrontano tematiche impegnative come il bullismo. Il dibattito sulla funzione della letteratura per l’infanzia riflette la complessità del processo creativo. Marcella Terrusi evidenzia come i libri per l’infanzia siano ‘sempre politici’, offrendo spunti per l’esplorazione e la comunicazione, senza necessariamente veicolare insegnamenti morali.