Renzi e il tema dell’Ilva in Puglia
Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio e attuale senatore, ha fatto tappa in Puglia per discutere di temi cruciali legati al territorio, in particolare all’Ilva di Taranto. Durante il suo tour, Renzi ha sottolineato l’importanza di affrontare le questioni legate alla città martoriata di Taranto e al complesso industriale dell’Ilva. In merito alle responsabilità sulla vicenda dell’Ilva, Renzi ha dichiarato: “Noi siamo arrivati nel 2014 e abbiamo lavorato non solo per il commissariamento ma per prendere un miliardo di euro dai Riva per darli alla città di Taranto per i progetti che hanno preso il via.”
Renzi ha evidenziato i cambiamenti avvenuti nel tempo, sottolineando che dal suo mandato fino ad oggi molte cose sono mutate. Ha sottolineato la necessità di affrontare il tema dell’Ilva e della sua decarbonizzazione non solo in ottica ambientale ma anche per garantire un futuro sostenibile a questa parte del Paese. Inoltre, ha evidenziato le sfide attuali legate al complesso rapporto con la proprietà dell’Ilva e ha sottolineato l’importanza di garantire il pagamento delle aziende dell’indotto per assicurare continuità e stabilità economica al territorio.
Appello per il Mezzogiorno e critiche al governo
Durante il suo percorso, Renzi non ha omesso di affrontare anche temi di stretta attualità e di criticare alcune scelte del governo. In particolare, ha preso posizione sulla manifestazione organizzata dal governatore campano Vincenzo De Luca, sottolineando l’importanza di investire sul Mezzogiorno per contrastare l’emigrazione giovanile. Ha dichiarato: “Fate pace con De Luca e pensate al Mezzogiorno. Anziché stanziare 600 milioni per mandare tremila persone in Albania, mettete soldi per non far emigrare i ragazzi del sud.”
Renzi ha lanciato un appello chiaro affinché si ponga maggiore attenzione e impegno nel sostenere le regioni meridionali, evidenziando la necessità di politiche che favoriscano lo sviluppo e la crescita economica del Mezzogiorno. Le sue parole sono state un richiamo a una maggiore coesione e solidarietà verso le realtà territoriali del sud, sottolineando l’importanza di investire sulle opportunità e sul potenziale di queste aree per contrastare la fuga di risorse umane e professionalità verso l’estero.