Davide Cassani: “Pantani era fatto di cristallo”
Davide Cassani, ex ciclista e ex commissario tecnico azzurro, ha condiviso riflessioni intime su Marco Pantani, definendolo come un uomo “fatto di cristallo”. Cassani ricorda il momento in cui apprese della morte di Pantani nel 2004, sottolineando la fragilità e la complessità del campione. Nonostante il perdurare dell’amore dei tifosi per Pantani, Cassani afferma che molti non hanno mai veramente compreso appieno il corridore.
La fragilità e i silenzi di Pantani
Secondo Cassani, ciò che spesso non si è compreso riguardo a Pantani sono stati la sua fragilità, la complessità della sua personalità e i suoi silenzi. Cassani ricorda un episodio durante una cena a Rimini in cui tutti parlavano dell’imminente Milano-Sanremo, mentre Pantani rimaneva in silenzio, assorbendo tutto. Questo silenzio, afferma Cassani, era emblematico della difficoltà di comunicazione e comprensione che circondava il campione.
La svolta tragica di Pantani
Gli anni di Pantani nel ciclismo sono stati descritti come terribili da Cassani, che evidenzia come il corridore abbia pagato un prezzo particolarmente alto. L’episodio cruciale di Madonna di Campiglio e la conseguente espulsione dal Giro d’Italia hanno segnato una svolta tragica nella vita di Pantani. Cassani suggerisce che da quel momento in poi, la psiche del corridore cambiò radicalmente, diventando sempre più diffidente e insicuro, temendo di essere tradito da chiunque.
Cassani ricorda un periodo in cui fu vicino a Pantani durante un anno difficile, evidenziando la forza d’animo del campione. Nonostante le avversità, Pantani dimostrò una resilienza straordinaria. La capacità di Pantani di resistere alle avversità e di risorgere dalle cadute era sorprendente, come dimostrato dal suo terzo posto al Tour de France poco dopo un momento critico.
Il lascito di Pantani nel ciclismo
A distanza di vent’anni dalla sua morte, il ricordo di Marco Pantani continua a ispirare e a commuovere. Cassani sottolinea come l’amore della gente per Pantani persista, trasformando il corridore in un’icona senza tempo. Nonostante le polemiche e le inchieste che hanno caratterizzato la sua carriera e la sua vita, ciò che resta sono le emozioni suscitate dai successi, dai momenti di sofferenza e dal volto indimenticabile di Pantani, che lo rendono un simbolo eterno nel mondo del ciclismo.