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Controversie sul “Treno del Ricordo” e le Foibe
Un treno speciale per le foibe. Ma è polemica sulla sezione dedicata ai militari internati in Germania – L’Istria, la Dalmazia e la loro “italianità”, perché in quei territori ci stavano i romani nel 221 avanti Cristo. E poi il contemporaneo ricordo dei militari italiani deportati in Germania nel 1943, cioè coloro che non vollero aderire al fascismo, episodio che con ogni evidenza non c’entra nulla con le foibe. L’iniziativa voluta dal governo intitolata ‘Treno del ricordo’, collegato al Giorno del ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, ha suscitato polemiche per la sezione dedicata ai militari internati in Germania. Si è sollevata l’interrogativo sull’opportunità di includere un tema che, seppur storico, sembra distante dall’evento delle foibe e dall’esodo.
La vicenda dei militari italiani internati in Germania nel 1943, per motivi legati alla loro opposizione al fascismo, rappresenta un capitolo importante della storia italiana, ma la sua connessione con le foibe appare, secondo molti, poco chiara. Le foibe sono associate principalmente agli eventi drammatici che coinvolsero le popolazioni italiane in Istria e Dalmazia al termine della Seconda Guerra Mondiale. La decisione di includere questa sezione nel “Treno del Ricordo” ha portato a un acceso dibattito su quale debba essere il focus principale di tale iniziativa e su come rappresentare al meglio la complessità storica dell’epoca.