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Evento con Giuliano Amato al San Vittore: polemiche e sconcerto
Non autorizzato l’evento con Giuliano Amato al San Vittore, il Garante espone la sua delusione per lo stop improvviso a soli 24 ore dall’incontro programmato. La presentazione del libro del presidente emerito della Consulta, prevista per il 6 febbraio all’interno del carcere San Vittore di Milano, è stata oggetto di controversie. L’Ufficio del Garante delle persone private della libertà personale del comune di Milano e la Direzione dalla Casa Circondariale avevano organizzato l’evento, ma il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria ha bloccato l’autorizzazione, spostando la presentazione al Palazzo di Giustizia di Milano.
Francesco Maisto, Garante dei detenuti, ha espresso il suo stupore per la decisione del Dap, evidenziando il trasferimento dell’evento e il coinvolgimento del ministro Carlo Nordio. Il rinvio, secondo il guardasigilli, è stato determinato esclusivamente da “difficoltà organizzative”. La situazione ha generato sconcerto tra i partecipanti attesi, compresi detenuti e autori del libro, che avevano preparato l’incontro con cura logistica e partecipazione.
La nota del Garante e lo scontro politico
Nella nota ufficiale rilasciata, il Garante Maisto ha manifestato il suo disappunto per il mancato via libera, sottolineando il rispetto dovuto al Presidente Emerito della Corte Costituzionale e agli altri partecipanti interessati. L’evento avrebbe rappresentato un momento di dialogo e condivisione importante, legato al Progetto “Costituzione Viva”. La mancata autorizzazione, a suo parere, non può essere giustificata da motivi organizzativi, vista la preparazione accurata e l’importanza dell’incontro.
Già coinvolto in polemiche con Giorgia Meloni, Giuliano Amato si ritrova ora al centro di nuove critiche per il blocco dell’evento al San Vittore. Il contrasto politico si fa sentire, senza che siano chiare le motivazioni ufficiali che hanno portato alla decisione inattesa del Dap. La vicenda, a soli 24 ore dall’appuntamento, solleva diverse domande sulle ragioni che hanno determinato questo improvviso cambiamento di programma, che ancora rimangono senza risposta.
La replica e le spiegazioni del Dipartimento penitenziario
In risposta alle accuse e alla delusione manifestata dal Garante e dagli organizzatori, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha emesso un comunicato smentendo la “cancellazione” dell’evento, ma proponendo di riprogrammare l’iniziativa in una data successiva. Il Dap ha evidenziato che la richiesta di autorizzazione è giunta troppo tardi e senza il coinvolgimento del Provveditorato regionale, ignorando le linee guida precedentemente stabilite.
Il Dipartimento ha manifestato la sua disponibilità a riprogrammare l’evento in modo da integrarlo adeguatamente in un progetto formativo più ampio. Il coinvolgimento di figure di rilievo come Amato e Nordio richiederebbe un’organizzazione dettagliata, che al momento non era stata garantita. La decisione di rinviare l’incontro è stata giustificata esclusivamente da esigenze organizzative, secondo quanto dichiarato dal guardasigilli Nordio, che spera comunque di poter partecipare all’importante occasione in futuro.