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La Fifa annuncia gli stadi del Mondiale 2026: l’Azteca protagonista
La Fifa, tramite il presidente Gianni Infantino, ha ufficialmente reso noti gli stadi che ospiteranno il Mondiale del 2026. Questo torneo, che si svolgerà in Messico, Stati Uniti e Canada, si distinguerà per il suo formato allargato a 48 squadre. Una delle decisioni più rilevanti riguarda l’Azteca, che sarà il palcoscenico della gara inaugurale. Questo stadio, già celebre per aver ospitato la leggendaria “Partita del secolo” tra Italia e Germania Ovest nel 1970, diventerà così la prima struttura nella storia a accogliere un match di un Campionato del Mondo per tre edizioni, dopo le memorabili edizioni del 1970 e del 1986.
L’eredità storica dell’Azteca nel calcio mondiale
Il calcio mondiale è ricco di storia e tradizione, e lo stadio Azteca è un luogo intriso di queste emozioni. Con la sua capacità di oltre 87.000 spettatori, questo stadio ha visto trionfare e soffrire le squadre più prestigiose del pianeta. Come ricorda Infantino, “l’Azteca è un simbolo del calcio internazionale, e il fatto che ospiterà la gara inaugurale del Mondiale 2026 è un tributo alla sua importanza nella storia del nostro sport”.
Il ricordo della “Partita del secolo” del 1970, con la sua intensità e drammaticità, è ancora vivo nella memoria dei tifosi di tutto il mondo. L’Azteca ha visto calpestare il suo terreno da alcuni dei più grandi calciatori di sempre, ed è stato testimone di momenti che resteranno impressi per sempre nella storia del calcio mondiale. Con la scelta di designare questo stadio per l’apertura del Mondiale del 2026, la Fifa conferma il suo legame con le radici e la tradizione di un gioco che unisce popoli e culture in un’unica passione.