La leggenda del calcio: Kurt Hamrin, l’Uccellino volante
Kurt Hamrin, noto come “l’Uccellino,” è stato uno dei più grandi goleador svedesi della Fiorentina, lasciando un’impronta indelebile nel calcio italiano. Con 191 reti nella Serie A, di cui 208 con la maglia viola, Hamrin ha conquistato il cuore dei tifosi grazie alla sua abilità in campo, che lo faceva sembrare volare tra le difese avversarie. Il suo impatto è stato tale che Firenze non lo ha mai dimenticato, nemmeno quando nel ’66 approdò al Milan, contribuendo alla vittoria della Coppa dei Campioni a 34 anni.
Un percorso da campione tra alti e bassi
La carriera di Hamrin è stata caratterizzata da un instancabile fiuto del gol, che l’ha portato a segnare 317 reti in 21 anni di attività calcistica ad alti livelli. Dopo un inizio con la Juventus, dove non riuscì a emergere pienamente a causa di infortuni e della forte concorrenza, il suo trasferimento a Firenze nel 1958 segnò l’inizio di un legame speciale con la città e con la squadra viola. Hamrin è stato il miglior marcatore della Fiorentina di sempre, secondo solo a Batistuta in Serie A. Il suo passaggio al Milan e successivamente al Napoli hanno arricchito il suo palmarès, confermando la sua classe e versatilità.
Hamrin non si è limitato al calcio: ha anche indossato la maglia della nazionale svedese di hockey su ghiaccio, dimostrando un talento eccezionale nello sport. La sua partecipazione alla squadra vicecampione del mondo nel ’58 e le sue imprese sul campo restano indelebili nella memoria degli appassionati. Il suo ritiro a Firenze e il suo amore per la città toscana lo hanno reso una leggenda ancora oggi celebrata.