![La mancata partecipazione finanziaria di Roma Capitale per il nuovo stadio della AS Roma 1 20240203 180059](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240203-180059.webp)
La mancata partecipazione finanziaria di Roma Capitale
Roma Capitale non prevede di contribuire finanziariamente alla realizzazione del nuovo stadio di calcio proposto dalla AS Roma nella zona di Pietralata, nonostante la possibilità normativa di fornire contributi pubblici fino al 49%. Durante il Dibattito Pubblico, l’amministrazione Capitolina ha chiarito questa posizione, confermando che il progetto è in linea con le regolamentazioni in vigore. Dopo un percorso di consultazioni avviato a luglio, la Giunta capitolina ha approvato la delibera che riporta i risultati del dibattito pubblico riguardante il nuovo stadio della Roma a Pietralata.
Il prossimo passo previsto, come indicato da Nomisma, comporta la presentazione, da parte della A.S. Roma, del progetto definitivo accompagnato da un piano economico-finanziario certificato. Questo progetto dovrà ottenere l’approvazione dall’Assemblea Capitolina, che nominerà anche il rappresentante del Sindaco per la successiva conferenza dei servizi decisoria in collaborazione con la Regione Lazio. In risposta a ciò, l’assessore al Turismo e allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato, ha dichiarato: “Abbiamo dimostrato di fare i fatti, non le parole. A questo punto sta alla Roma che deve presentare un progetto. Noi quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. E in tempi record.”
Le criticità del Progetto Stadio
Un aspetto fondamentale del Progetto Stadio è la sua natura di project financing, con la concessione a lungo termine dei terreni pubblici al Proponente per la costruzione e gestione dello stadio. Durante il Dibattito Pubblico sono emersi dubbi riguardo all’equilibrio economico-finanziario del progetto, considerando il patrimonio netto negativo attuale del Proponente, pari a 340 milioni di euro. L’attuale Piano Economico Finanziario è stato definito preliminare, con una verifica dei requisiti del Proponente prevista dopo la presentazione del progetto definitivo e prima della partecipazione alla gara, come stabilito dalla Legge Stadi.
Oltre alle questioni economiche, si è discusso anche della suddivisione degli oneri di spesa tra l’Amministrazione Comunale e il Proponente, suscitando richieste di maggiore trasparenza da parte dei partecipanti. Altri punti di preoccupazione riguardano la gestione delle opere pubbliche legate all’apertura dello stadio, che saranno a carico del Proponente secondo la delibera di dichiarazione di pubblico interesse. Allo stesso tempo, si è sollevato il tema delle politiche di ticketing per promuovere comportamenti sostenibili e socialmente responsabili tra i cittadini, un aspetto ancora in via di definizione ma rassicurato dal Proponente.