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Operazione antimafia: in manette gli estorsori della sorella di Rino Gattuso
La lotta alla criminalità organizzata segna un altro punto a favore della giustizia. Dopo mesi di indagini, la Direzione distrettuale antimafia (DDA) di Catanzaro ha fatto scattare le manette ai polsi di due individui accusati di estorsione aggravata con metodo mafioso. Gli arrestati sono Aldo Abruzzese, 51 anni, e Mustapha Hamil, cittadino di origini marocchine. I due, ritenuti vicini alle ‘ndrine operanti nell’Alto Ionio Cosentino, avrebbero reso la vita un inferno a Ida Gattuso, sorella dell’ex calciatore e attuale allenatore dell’Olympique Marsiglia, Rino Gattuso.
Atti intimidatori e richieste di pizzo
Il caso ha avuto inizio con la richiesta di pagamento di un pizzo relativo ad un impianto fotovoltaico, una somma che ammontava a 3mila euro e che, secondo le dichiarazioni, sarebbe stata in parte corrisposta. Il metodo utilizzato per indurre al pagamento è stato di quelli che lasciano il segno: l’incendio dell’automobile di Ida Gattuso, verificatosi per due volte, prima in aprile e poi a dicembre. Un chiaro messaggio mafioso che ha portato le vittime a piegarsi alla volontà degli estorsori, pagando la somma richiesta tramite un emissario.
Un’indagine complessa e un arresto significativo
Le operazioni di monitoraggio da parte delle forze dell’ordine, intensificatesi all’inizio del 2024, hanno permesso di intercettare e sequestrare una parte del denaro estorto. Gli arresti di Abruzzese e Hamil sono il frutto di un’accurata indagine che ha visto coinvolti diversi reparti specializzati nella lotta alla criminalità organizzata. Le accuse pesanti confermano la natura mafiosa dell’estorsione, una piaga che continua a colpire imprenditori e cittadini, seminando terrore e insicurezza.
Una vicenda che tocca il mondo dello sport
Il caso ha assunto una particolare risonanza mediatica per il coinvolgimento di un nome noto nel mondo del calcio: Ida Gattuso, sorella di Rino Gattuso, figura prominente nel panorama sportivo internazionale. La notizia dell’arresto dei responsabili degli incendi ha suscitato reazioni in tutto il paese, portando nuovamente alla luce la questione della sicurezza e della libertà degli imprenditori nel condurre le proprie attività senza subire il ricatto della criminalità.
Il caso Gattuso è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che vedono coinvolti commercianti e imprenditori sotto la minaccia delle organizzazioni criminali. Questa volta, tuttavia, la giustizia sembra aver avuto la meglio, dimostrando che le istituzioni sono capaci di reagire e di colpire i responsabili di atti delittuosi così gravi.
Foto Credits: Corriere.it