Il futuro di San Siro: Ristrutturazione come via maestra
La questione del nuovo stadio per le compagini di Inter e Milan torna ad animare il dibattito cittadino a Milano. Il sindaco Beppe Sala ha ribadito la preferenza dell’amministrazione comunale per un intervento di ristrutturazione del glorioso Stadio Giuseppe Meazza, comunemente noto come San Siro, piuttosto che optare per la costruzione di nuovi impianti nei comuni limitrofi.
“Per noi ristrutturarlo è l’opzione” ha dichiarato Sala, intervenendo in commissione consiliare, dove è stato presentato il progetto a firma dell’architetto Giulio Fenyves dello studio Arco Associati. Questo progetto si distingue per “alcuni elementi di novità” e la possibilità di effettuare i lavori “senza chiudere lo stadio”, una condizione che Sala ha definito come “dirimente”.
La posizione del sindaco e la nuova proposta
Nel corso della presentazione, il primo cittadino ha rimarcato di non volersi opporre a soluzioni alternative fuori dalla città, ma ha sottolineato l’importanza di “fare di tutto per fare rimanere le squadre a Milano”. Una posizione che testimonia l’attenzione della municipalità nei confronti di un simbolo storico e identitario per la metropoli lombarda.
La nuova proposta di ristrutturazione, denominata “Il 4° Anello”, contempla la creazione di spazi moderni e funzionali per ospiti, vip, e aree comuni, con bar, servizi e spazi per meeting. Con la parziale demolizione delle tribune del primo anello, si creerebbero 20.460 mq di nuovi ambienti, accessibili con scale e ascensori esterni, garantendo una visuale ideale del campo e una rapida evacuazione in caso di necessità.
Una questione di modernità e funzionalità
Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia al Comune di Milano, ha espresso la sua visione sull’argomento, evidenziando la necessità di un impianto “più moderno e funzionale” per le esigenze delle due società calcistiche. “Oggi abbiamo presentato uno studio realizzato da un pool di professionisti, capitanati dall’arch. Giulio Fenyves di Arco Associati” ha dichiarato De Chirico, sottolineando il lavoro svolto negli ultimi anni e l’importanza di una struttura che risponda agli standard qualitativi internazionali.
Le squadre, secondo De Chirico, se non otterranno quanto richiesto a San Siro, potrebbero lasciare la città, con conseguenze economiche non trascurabili per il comune: senza i contributi di Milan e Inter, si stima che la gestione dello stadio comporterebbe spese dell’ordine di “circa 10 milioni di Euro l’anno”, una cifra che Milano “non può permettersi di investire” solo per mantenere attivo lo stadio per eventi quali concerti.
Le implicazioni economiche e sociali
La potenziale assenza di un accordo, secondo le parole del capogruppo di Forza Italia, potrebbe portare al dismesso del Meazza, con un impatto negativo sull’intera area circostante, che verrebbe esposta a rischi di degrado. “I milanesi non necessitano di un mausoleo da mantenere con le proprie tasse” ha affermato De Chirico, enfatizzando la necessità di sicurezza, servizi, più verde e una riqualificazione delle aree in declino del quartiere.
Il documento presentato si propone come base di partenza per un nuovo dialogo con Milan e Inter, con l’intento di trovare un equilibrio tra gli interessi della città e quelli delle società calcistiche. L’obiettivo è di preservare lo stadio a Milano, minimizzando il peso finanziario sui contribuenti e preservando la zona da un possibile decadimento.
La gestione degli spazi e la sicurezza
Nell’ottica di una struttura che risponda alle esigenze contemporanee, il nuovo stadio non dovrebbe essere soltanto sicuro, ma anche “percepito come tale”. Ciò significa integrare la gestione dei flussi, la chiarezza di comunicazione, la qualità dei sistemi tecnologici di sicurezza, così come i controlli e il monitoraggio continuo degli apparati in una visione complessiva di sistema.
La coerenza con il passo strutturale delle campate esterne, che reggono il secondo anello, garantirebbe la piena modularità e una “relativa ‘facilità’ costruttiva”, secondo quanto presentato nel progetto di ristrutturazione. La modularità dei spazi e la flessibilità funzionale rappresentano fattori chiave per la realizzazione di un impianto che sappia adattarsi alle diverse esigenze di utilizzo, non solo legate al calcio, ma anche a eventi di varia natura.
In questo intricato scenario, il dialogo tra le parti interessate si configura come un elemento di cruciale importanza per la definizione del futuro di uno degli impianti sportivi più iconici d’Italia. La proposta di ristrutturazione di San Siro sembra offrire una soluzione che coniuga l’aspetto storico e culturale con le esigenze di modernizzazione e sostenibilità economica, temi sempre più imprescindibili nel contesto urbano e sportivo contemporaneo.