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La Lazio e il lavoro in corso sotto la guida di Tudor: Parla Vecino
Il passaggio da Maurizio Sarri a Igor Tudor come allenatore della Lazio si sta rivelando un periodo di transizione e adattamento per la squadra capitolina. Dopo la recente sconfitta subita al cospetto della Juventus, Matias Vecino, centrocampista della Lazio, ha condiviso le sue riflessioni sui cambiamenti in corso e sulle sfide che la squadra sta affrontando in questo periodo di adattamento. La partita, che ha visto la Lazio soccombere dopo un gol di Federico Chiesa, ha evidenziato sia le potenzialità che le aree di miglioramento per la squadra biancoceleste.
Vecino, parlando ai microfoni di Sky Sport, ha sottolineato come il gol di Chiesa abbia rappresentato un punto di svolta nella partita, evidenziando le difficoltà incontrate dalla Lazio nel reagire alla solidità difensiva della Juventus: “Dopo il gol ci siamo spaccati perché la Juve quando si abbassa e riparte è una squadra molto forte ed è difficile trovare spazi”. Queste parole riflettono la consapevolezza dei limiti attuali della squadra e l’importanza di lavorare sulla coesione e sulla capacità di affrontare squadre che adottano un approccio difensivo.
Un nuovo sistema di gioco: la transizione da Sarri a Tudor
Il cambio di guida tecnica ha inevitabilmente portato a una fase di adattamento alle nuove idee tattiche e al modo di giocare voluto da Igor Tudor. Vecino ha messo in luce come il passaggio dal sistema di gioco di Maurizio Sarri a quello proposto da Tudor richieda tempo e pazienza: “E’ normale che per essere perfetti ci vuole tempo. Ci vogliono allenamenti, partite”. Nonostante i brevi tempi di lavoro con il nuovo allenatore e i numerosi cambiamenti, il calciatore uruguaiano ha riconosciuto segnali positivi, soprattutto nel primo tempo della partita contro la Juventus, sottolineando come la squadra abbia mostrato potenziale e buone basi su cui costruire.
La sfida maggiore, secondo Vecino, risiede nell’adattamento a un approccio più marcato sulla difesa a uomo, un cambiamento significativo rispetto alla precedente filosofia di gioco basata sul possesso palla e i movimenti a zona: “Sicuramente nel difendere più a uomo, prima eravamo abituati a portare palla, a fare tutti i movimenti a zona soprattutto per i difensori”. Questo aspetto richiede non solo un adattamento tattico ma anche un cambio di mentalità per i giocatori, abituati a un modello di gioco differente.
Un processo di crescita collettiva
Nonostante il momento di difficoltà e i risultati non ancora all’altezza delle aspettative, Vecino rimane ottimista sul futuro della Lazio sotto la guida di Tudor. L’uruguaiano ha evidenziato come la squadra possieda le qualità necessarie per assimilare e mettere in pratica le idee del nuovo tecnico: “Penso che abbiamo anche i giocatori per fare bene con questo modo di giocare”. La convinzione è che, con il tempo e il lavoro continuo, la Lazio possa ritrovare una propria identità di gioco e tornare a competere ai massimi livelli.
Il percorso di crescita della Lazio, quindi, passa attraverso la capacità di internalizzare i principi di gioco di Tudor e di trasformare le difficoltà iniziali in opportunità di miglioramento. La transizione richiede pazienza, impegno e la volontà di adattarsi a nuove metodologie, ma i segnali positivi osservati da Vecino, anche nella sconfitta contro la Juventus, rappresentano un punto di partenza su cui costruire il futuro della squadra.
In conclusione, la strada verso l’affermazione di un nuovo sistema di gioco è costellata di sfide e difficoltà, ma la determinazione e la fiducia nei principi del nuovo allenatore potrebbero guidare la Lazio verso un percorso di successo. La capacità di adattarsi e di crescere attraverso le sfide sarà cruciale per il futuro della squadra sotto la guida di Igor Tudor.