Italia vs Francia: Il Pareggio Storico Analizzato da Quesada e Lamaro
Italia e Francia si sono scontrate in un match epico che ha lasciato spazio a diverse interpretazioni. Mentre Lamaro esprime il suo “rammarico” per non aver ottenuto la vittoria, Quesada si mostra ottimista, sottolineando la difficoltà di affrontare una squadra come la Francia. “Eravamo contro una squadra sotto pressione, che doveva vincere e che in questi casi fa male. Conosco bene, anche per i miei trascorsi, il valore della Francia, la sua potenza e capacità, e quanta fatica si debba fare anche solo per pareggiare con loro,” afferma Quesada.
La Tattica di Gioco di Quesada e l’Orgoglio per la Squadra
Quesada analizza la partita sottolineando l’importanza della difesa e della disciplina: “La difesa nel primo tempo non è stata un miracolo, è il risultato meritato per giocatori che hanno lavorato e difeso con molta disciplina, con molto coraggio, consapevoli che possiamo fare questi livelli di sforzi.” Riconosce il miglioramento della squadra rispetto alle partite precedenti: “Mi sento molto meglio che dopo le partite con l’Inghilterra e l’Irlanda perché stavolta abbiamo messo in campo ben di più, dimostrando il lavoro che abbiamo fatto in settimana.”
Il coach ha lavorato sull’idea di rendere l’Italia più imprevedibile: “L’idea che il coach ha portato è quella di dover essere ancora più imprevedibili. Prima avevamo soltanto un’opzione, quella di giocare veramente tutto. Ora se ci capita un’occasione simile abbiamo piena libertà di farlo, il nostro DNA non cambia: le opportunità dobbiamo prendercele, sia col gioco al piede sia con la palla in mano,” sottolinea Lamaro.
La Tenacia dell’Italia e il Rinnovato Spirito di Squadra
Pur riconoscendo le difficoltà nel primo tempo, Lamaro evidenzia la capacità difensiva della squadra: “Sicuramente abbiamo avuto difficoltà ad uscire dal nostro campo nel primo tempo e questo ha permesso alla Francia di applicare pressione su di noi. Nonostante ciò siamo stati bravi a difendere in maniera secondo me eccezionale e restare in partita.” La determinazione nell’ultimo pallone del primo tempo ha giocato un ruolo chiave: “Poi una cosa fondamentale è stato aver giocato l’ultimo pallone del primo tempo, non accontentandoci di aver difeso il 10-0 ma aver conquistato il calcio di punizione del 10-3. Sarà stato un dettaglio, ma ha fatto la differenza per caricare noi e poi guadagnarci la superiorità numerica.”
Riguardo alla netta sconfitta al Mondiale, Lamaro riflette sul cambiamento avvenuto: “Penso che ognuno di noi avesse qualcosa da dimostrare. Ovviamente non siamo contenti del risultato di oggi ma un ultimo calcio non cambia la prestazione che abbiamo messo in campo.” In conclusione, l’Italia dimostra di poter competere al massimo livello e di poter ambire alla vittoria: “Dimostrando di poterci stare a questo livello e di poter competere per 80′ e alla fine avere anche l’opportunità di vincere”.