L’altra Italia che studia Spalletti
Luciano Spalletti ha recentemente concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport, mostrando una determinazione a far sentire il senso di appartenenza e orgoglio alla Nazionale Italiana. Dopo sei mesi al comando della squadra nazionale, Spalletti si è reso conto che mantenere alta la tensione e l’adrenalina è cruciale mentre ci si avvicina agli Europei. Concetti come orgoglio, partecipazione e responsabilità sono stati punti chiave fin dai primi giorni, per ripristinare un senso di appartenenza dopo l’addio di Mancini, percepito come un tradimento da molti.
Spalletti ha compreso che risvegliare questo senso di appartenenza era fondamentale per ottenere risultati. Le scelte decise e coerenti, un gioco propositivo e offensivo, insieme a regole ferree e comportamenti impeccabili hanno contribuito al successo della squadra e alla qualificazione per i prossimi Europei. Nonostante le avversità sul campo e fuori, la Nazionale ha ottenuto il pass per i campionati europei in Germania nel 2024, dimostrando la forza e la coesione del gruppo.
Alzare l’asticella: la visione di Spalletti
Luciano Spalletti non si accontenta del raggiunto e ambisce a grandi traguardi. Pur consapevole di non avere la squadra migliore del torneo, non accetta alibi e si propone obiettivi ambiziosi: ‘Non mi accontento, voglio vincere l’Europeo e poi il Mondiale’. Questa determinazione si riflette nella sua richiesta ai giocatori di mostrare fame, fuoco, voglia e convinzione, oltre a essere disposti a sacrificarsi per il successo. Spalletti esclude i giocatori che mostrano segni di superficialità o mancanza di impegno, evidenziando l’importanza della responsabilità e del rispetto per la maglia Azzurra.
Il ct osserva attentamente il comportamento e le prestazioni dei giocatori anche nei rispettivi club, e il rendimento deludente di alcuni li spinge a trovare soluzioni alternative. Spalletti propone un nuovo approccio tattico con un modulo 3-4-2-1, che potrebbe offrire nuove opportunità a diversi interpreti. Questa strategia potrebbe garantire solidità e determinazione, anche se a discapito della fantasia e della creatività. Il piano B delineato da Spalletti prevede l’utilizzo di giocatori che dimostrino impegno costante per l’intera durata della partita, escludendo coloro che si limitano a momenti di brillantezza sporadica.