Napoli e Bari: Le Spese in Allenatori di De Laurentiis
Un’annata decisamente complessa, inaspettata e unica per la famiglia De Laurentiis. Da inizio campionato a oggi, Napoli e Bari hanno alternato tre allenatori a testa. Sei tecnici messi a libretto paga, con un peso specifico notevole sulle casse dei club. Le scelte, però, sono state poco fruttuose, con critiche accese dalle piazze e voci inaspettate di uscita per Aurelio De Laurentiis e il figlio Luigi, presidente del Bari dal luglio 2018.
La Situazione a Bari
La società pugliese ha conquistato la serie C dopo una dura lotta nella serie D 2018-19 e si è successivamente imposta per la promozione in serie B. Tuttavia, i risultati attuali non arrivano e si discute se sia nell’interesse De Laurentiis fermarsi alla lega cadetta, evitando così due squadre di famiglia in serie A e la conseguente cessione.
Il Napoli, seppur scudettato sulla maglia, vive prestazioni deludenti a causa di una gestione tecnica lontana da quella di Luciano Spalletti. Nonostante il talento della squadra, le prestazioni non corrispondono alle aspettative. Ciò ha portato al terzo cambio di allenatore in stagione, con l’arrivo di Pasquale Marino e successivamente Beppe Iachini per evitare i playout.
Le Spese e le Sfide del Napoli
Il club azzurro ha siglato contratti con diversi allenatori, tra cui Garcia, con clausole peculiari che evidenziano incertezze sulla possibilità di raggiungere i risultati sperati. Nonostante le spese sostenute, i tifosi si aspettavano un ricco calciomercato anziché un susseguirsi frenetico di allenatori. Il rischio ora è la perdita dei guadagni dalla Champions League e il mancato approdo al Mondiale per Club.
Il Napoli, nonostante la sua solidità finanziaria, si trova di fronte a sfide economiche e sportive. Il cambio di allenatore prima del match contro il Barcellona è un tentativo di De Laurentiis di massimizzare le possibilità di successo. La partecipazione a un nuovo torneo nella stagione 2024-25 è fondamentale per la crescita del club e del suo brand.