CDK, Kessie, Diaz, Calhanoglu: Il Milan tra trionfi e partenze
Il Milan si trova in un momento di svolta, dove le gesta dei suoi ex giocatori continuano a far parlare. Brahim Diaz, con la maglia del Real Madrid, si è rivelato un pilastro importante, dimostrando il suo valore con gol decisivi. Il mistero di De Ketelaere, noto come CDK, si è finalmente chiarito: un giocatore che ha deluso le aspettative a San Siro ma che ha brillato con l’Atalanta. La sua mancanza di gol con il Milan è stata compensata da una stagione fruttuosa con dieci reti con i nerazzurri, dimostrando il suo potenziale come cannoniere.
Kessie e Calhanoglu, due figure chiave nel recente passato rossonero, hanno intrapreso strade diverse, tradendo la fiducia del Milan. Kessie, un tempo promesso sposo del Barcellona, ha deluso le aspettative scegliendo l’Inter come nuova destinazione. Calhanoglu, dopo un periodo di successi in Spagna e in Arabia, ha lasciato un vuoto nel cuore dei tifosi rossoneri, portando il Milan a rivalutare le proprie strategie di ingaggio. La scelta di abbandonare il Milan per abbracciare offerte più allettanti altrove ha generato tensioni e controversie, lasciando dietro di sé un senso di rimpianto e di tradimento.
La saga di Paquetà: dal Milan al West Ham con destini incrociati
Lucas Paquetà, acquistato con grandi speranze da Leonardo, non è riuscito a ripetere i successi di un altro connazionale illustre come Kakà. Dopo un breve periodo in rossonero, è stato ceduto al Lione per una cifra inferiore, deludendo le aspettative del club e dei tifosi. Tuttavia, il suo percorso ha trovato nuova linfa con il West Ham in Premier League, dove ha contribuito alla vittoria dell’ultima Conference League. Le offerte milionarie del Manchester City sono sfumate a causa di un’indagine sulla sua condotta legata al gioco d’azzardo, un caso che ha generato polemiche e incertezze sul suo futuro.
Il Milan ha mantenuto una linea ferma riguardo agli svincolati, rifiutando di superare i limiti di spesa sugli ingaggi prefissati. Questa politica ha portato alla perdita di giocatori chiave a parametro zero, come nel caso di Paquetà. Anche Brahim Diaz, con un prestito che prevedeva un diritto di riscatto a 22 milioni, è stato sacrificato per risparmiare e reinvestire altrove. Mentre il Milan guarda al futuro, le gesta dei suoi ex giocatori continuano a far discutere, tra trionfi e decisioni discutibili.