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De Laurentiis e la questione dello Stadio Maradona a Napoli
Il presidente della Commissione consiliare ai Trasporti, Infrastrutture e Lavori Pubblici del Comune di Napoli, Nino Simeone, ha espresso con fermezza la sua opinione riguardo alla questione dello Stadio Maradona e al ruolo di Aurelio De Laurentiis. Secondo Simeone, “De Laurentiis parla tanto, ma il Comune non ha ricevuto alcuna proposta formale. Lo Stadio Maradona non è di Nino Simeone o di Gaetano Manfredi: è del Comune e della Città di Napoli.” Queste parole evidenziano la netta posizione di Simeone riguardo alla gestione e alle decisioni in merito allo stadio.
La Richiesta di Atti Formali e la Critica a De Laurentiis
Simeone ha sottolineato l’importanza di ricevere proposte formali e atti scritti da parte di De Laurentiis, affermando che “ADL deve presentare atti formali nero su bianco, così da dare una risposta.” Inoltre, ha criticato aspramente il comportamento del presidente del Napoli, affermando che “De Laurentiis non è il padrone della città o delle nostre infrastrutture. Non può andare in conferenza e fare confidenze su accordi non ufficiali.” Queste dichiarazioni mettono in luce la necessità di un dialogo istituzionale e trasparente riguardo a una questione così rilevante per la città di Napoli.
Il presidente della Commissione consiliare ha anche evidenziato che non vi è alcun ultimatum nei confronti della società da parte del Comune, ma al contempo ha sottolineato che “i ragionamenti si fanno con atti formali, non a chiacchiere in conferenza stampa.” Questo sottolinea l’importanza per Simeone e per l’istituzione che rappresenta di ricevere proposte concrete e ufficiali per poter valutare e discutere le future prospettive per lo stadio. Simeone ha chiarito che non vi è alcuna preclusione da parte del Comune, ma ha rimarcato che si tratta di un bene pubblico e che esiste un iter ben definito da rispettare.
Tempistiche e Prospettive Future
La questione delle tempistiche è stata al centro delle dichiarazioni di Nino Simeone, il quale ha affermato che “in 24-48 mesi non si può essere in grado di mettere in piedi uno stadio e un centro sportivo.” Ha sottolineato che, da tifoso, non ritiene necessario un progetto mastodontico come quello del Manchester City, ma ha indicato che basterebbe seguire l’esempio di quanto fatto a Firenze da Commisso. Questo suggerisce un approccio più pragmatico e mirato a realizzare progetti sostenibili nel tempo e adeguati alle reali esigenze della città.
Infine, Simeone ha concluso le sue dichiarazioni affermando che “non c’è alcuna tensione con la società azzurra da parte nostra” e che il Comune di Napoli è aperto a qualsiasi ragionamento su progetti futuri. Tuttavia, ha ribadito che è fondamentale rispettare le procedure e presentare proposte formali per poter avanzare in modo costruttivo e trasparente. Le parole di Simeone riflettono la volontà di tutelare gli interessi della città e di garantire che le decisioni riguardanti lo stadio siano prese nel rispetto delle istituzioni e dell’intera comunità.