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L’emozione di Cavina a Sassari e il sogno playoff della Vanoli
Il campionato di basket si accende e tra le storie che più appassionano gli appassionati c’è senza dubbio quella di Meo Cavina, allenatore della Vanoli Cremona. Cavina, con emozione nella voce, ha recentemente rivelato quanto ancora sia legato a Sassari, squadra che ha guidato in un passato glorioso: “Non è mai stata una partita come le altre. Ricordo che la prima volta che sono venuto da avversario, alla guida di Udine, dopo il bellissimo biennio 2007-09 trascorso lì, quei due minuti che mi accompagnarono dal tunnel alla panchina furono uno dei momenti più emozionanti della mia carriera. A Sassari sono rimasto molto legato, ci sentiamo a casa quando ogni estate torniamo a salutare gli amici”, ha dichiarato.
La Vanoli e l’impresa irripetibile
Il percorso della Vanoli è stato un vero e proprio torbellino emotivo per i tifosi e per lo stesso Cavina, che ha voluto sottolineare l’eccezionalità dell’ultima stagione: “Quello che abbiamo fatto lo scorso anno forse è irripetibile, nessuno aveva mai centrato tutti gli obiettivi della stagione in un torneo con tante pretendenti alla promozione”. L’orgoglio di Cavina è palpabile, soprattutto quando parla delle figure che hanno reso possibile quell’impresa: “Certamente la cosa che mi inorgoglisce è aver trovato un presidente come Vanoli, dai grandi valori umani, un GM che conoscevo bene come Andrea Conti e uno staff che ha lavorato in grande sintonia. Quando si trovano situazioni così, lavorare è un piacere al di là dei risultati”.
La realtà dei playoff e la lotta per la salvezza
Nonostante il sogno dei playoff aleggi tra i tifosi cremonesi, Cavina rimane cauto e con i piedi per terra: “Non lo dico per scaramanzia, ma è pura realtà: le due neopromosse alla vigilia del campionato erano date per spacciate in tutti i ranking. Così ci dobbiamo ricordare bene da dove veniamo e io personalmente guardo solo all’obiettivo, che è quello della salvezza”. La Vanoli è consapevole delle difficoltà che il campionato presenta, specialmente con squadre che si sono notevolmente rafforzate: “E so che sarà durissima sino alla fine, perché tante squadre dietro, come Sassari, hanno stravolto i roster aggiungendo tantissima qualità”. Cavina quindi preferisce non prestare troppa attenzione alla classifica, rimanendo concentrato sugli obiettivi realistici della squadra.
Il legame indissolubile con Sassari
La partita contro Sassari non è soltanto un match di campionato per Meo Cavina, ma un vero e proprio ritorno alle origini, un viaggio nel passato che riporta alla luce le emozioni di un periodo d’oro. Il legame con la città e la squadra è profondo, e ogni visita si trasforma in un’occasione per rinnovare antichi affetti e consolidare amicizie che vanno oltre il parquet. L’allenatore della Vanoli non nasconde il proprio affetto per i colori di Sassari e per le persone che ancora oggi rappresentano un punto di riferimento nella sua vita e nella sua carriera.
La filosofia di Cavina: unità e valori
Da un punto di vista filosofico, Cavina attribuisce gran parte del merito delle vittorie e del percorso della sua squadra all’unità e ai valori condivisi tra i membri del club. La presenza di figure come il presidente Vanoli e il GM Andrea Conti è stata fondamentale per creare un ambiente in cui lavorare è un piacere, un luogo in cui i risultati sono importanti ma non quanto il processo e la coesione del gruppo. Questa mentalità ha permesso alla Vanoli di superare le aspettative e di raggiungere traguardi inaspettati, come la promozione dalla A2 e la lotta per un posto nei playoff.
La sfida della salvezza
Il cammino della Vanoli Cremona è ancora lungo e irta di ostacoli, ma Cavina e i suoi sono pronti a combattere ogni singola partita con la determinazione di chi sa che la salvezza non è un traguardo secondario, ma il risultato di uno sforzo collettivo e costante. La sfida è particolarmente ardua considerando i miglioramenti degli avversari e la tradizionale imprevedibilità del campionato italiano di basket. Tuttavia, la filosofia di Cavina sembra essere un faro nella tempesta, un approccio che potrebbe guidare la Vanoli verso una salvezza storica e, forse, verso il sogno più grande dei playoff.
Foto Credits: pianetabasket.com