![Ferrari: Il Motore a Idrogeno Rivoluzionario che Trasforma il Futuro dell'Automotive 1 20240402 090154](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240402-090154.webp)
La Ferrari si lancia nella rivoluzione verde con un inedito motore a idrogeno
In un mondo automotive in costante evoluzione, dove la sostenibilità diventa ogni giorno più centrale, anche i marchi più storici e iconici come la Ferrari sembrano pronti a compiere grandi passi verso il futuro. Un recente documento ha infatti svelato che la casa di Maranello sta lavorando a quello che potrebbe essere definito un motore rivoluzionario, alimentato a idrogeno. Un cambiamento che, per molti, potrebbe sembrare un vero e proprio sacrilegio, soprattutto per i puristi del marchio che associano il rombo del motore Ferrari ai classici 12 cilindri a V.
Tuttavia, questo nuovo percorso intrapreso dalla Ferrari non dovrebbe sorprendere. Il marchio ha già avviato la transizione verso l’elettrico, introducendo motori ibridi e preparando la sua clientela a questa inevitabile rivoluzione. Il documento che ha acceso i riflettori su questa innovazione porta un titolo suggestivo: «Auto dotata di un motore a combustione interna alimentato a idrogeno». A firmarlo è Fabrizio Favaretto, un nome noto all’interno della Ferrari dove, da oltre due decenni, ricopre il ruolo di Innovation Manager per l’architettura di veicoli e propulsori.
Una tecnologia all’avanguardia per il Cavallino Rampante
La documentazione depositata, sia nell’Unione Europea che negli Stati Uniti, getta le basi di quello che potrebbe essere il futuro della propulsione nelle automobili di lusso. La scelta di un motore sei cilindri in linea, piuttosto insolita per la Ferrari, è già di per sé indicativa delle innovazioni che stanno caratterizzando questo progetto. Questo tipo di motore è arricchito da diverse soluzioni di sovralimentazione, inclusi due compressori centrifughi collegati a un singolo motore elettrico, il tutto alimentato da una batteria che si ricarica attraverso un sistema di frenata rigenerativa.
Non meno interessante è l’ipotesi che Ferrari possa sfruttare tecnologie derivate direttamente dalla Formula 1, come il sistema MGU-H (Motor Generator Unit – Heat). Questo permetterebbe di recuperare l’energia cinetica in eccesso durante la rotazione della turbina, trasformandola in energia elettrica per essere immagazzinata e utilizzata successivamente. Una dimostrazione di come il legame tra le competizioni sportive e le automobili stradali continui a essere una fonte inesauribile di innovazioni tecniche.
Un design rivoluzionario per esigenze tecniche specifiche
La scelta di un motore in linea non è casuale ma risponde a precise esigenze tecniche, in particolare la necessità di trovare spazio adeguato per i serbatoi di idrogeno. Questi ultimi, stando ai disegni, sarebbero posizionati su entrambi i lati del motore, che presenterebbe una configurazione peculiare: albero motore in alto e testata in basso, un orientamento quasi rovesciato che ricorda le soluzioni adottate sui caccia della Seconda Guerra Mondiale. Questa scelta progettuale potrebbe favorire l’installazione di un estrattore d’aria di dimensioni maggiori nella parte posteriore del veicolo, ottimizzando così l’aerodinamica.
Sebbene i brevetti offrano una visione complessa e in alcuni tratti contraddittoria del progetto – come dimostra la presenza in uno dei disegni tecnici di un diagramma che suggerisce l’esistenza di due bancate di cilindri, il che metterebbe in discussione l’ipotesi del sei cilindri in linea – ciò che emerge con chiarezza è la volontà di Ferrari di esplorare territori inediti. La direzione presa dall’azienda di Maranello segna un punto di svolta significativo, non solo per il brand ma per l’intero settore automotive, dimostrando come anche i giganti dell’industria possano muovere i primi passi verso un futuro più sostenibile.
Questo ambizioso progetto di Ferrari, sebbene ancora avvolto nel mistero e nell’incertezza, rappresenta un chiaro segnale della trasformazione in atto nel mondo delle auto di lusso. L’idrogeno, come fonte di energia pulita e rinnovabile, potrebbe dunque giocare un ruolo chiave nella prossima generazione di veicoli ad alte prestazioni, ponendo le basi per un’era completamente nuova nel segmento delle supercar. La strada verso l’adozione su larga scala di questa tecnologia è ancora lunga e disseminata di sfide tecniche, ma l’impegno di marchi storici come Ferrari nel perseguire obiettivi ambiziosi dimostra un impegno irrinunciabile verso l’innovazione e la sostenibilità.