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La cometa “cornuta” che illumina il cielo: uno spettacolo celeste imperdibile
Dopo un lungo viaggio attraverso lo spazio, la cometa 12P/Pons-Brooks, meglio conosciuta come la cometa “cornuta” o “del diavolo”, fa il suo ritorno visibile dalla Terra, un evento che non si verificava da ben 71 anni. Questo corpo celeste, dalla singolare morfologia criovulcanica, promette di regalare uno spettacolo astronomico di rara bellezza, soprattutto nell’emisfero australe, dove sarà possibile ammirarne le caratteristiche “corna del diavolo” il prossimo 2 giugno, quando la cometa si troverà al punto di massima vicinanza al nostro pianeta, distante circa 232 milioni di chilometri.
La peculiarità di questo fenomeno astronomico risiede non solo nella sua rarità ma anche nelle straordinarie caratteristiche della cometa stessa. Scoperta nell’ormai lontano 1812 dall’astronomo francese Jean-Louis Pons e successivamente arricchita nelle sue definizioni dall’inglese William Robert Brooks nel 1883, la 12P/Pons-Brooks si distingue per essere un corpo criovulcanico. Composta da criomagma, una miscela di acqua, ghiacci vari e polveri, è in grado di “eruttare” gas e polveri che, sublimandosi, formano attorno a lei una chioma con due protuberanze laterali, le quali hanno ispirato il suo soprannome di cometa “cornuta”.
Osservazione della cometa: consigli e periodi migliori
Per gli appassionati di astronomia e per chi semplicemente non vuole perdere l’opportunità di assistere a questo raro evento celeste, l’Agenzia Spaziale Europea fornisce alcuni utili consigli. La cometa sarà infatti visibile in cieli bui e limpidi, sopra l’orizzonte occidentale nelle ore immediatamente successive al tramonto. La migliore opportunità di osservazione si avrà guardando verso l’orizzonte nord-ovest, in direzione della costellazione di Andromeda. Sebbene ci siano possibilità di osservarla a occhio nudo, coloro che desiderano godere appieno dello spettacolo farebbero bene ad armarsi di binocolo o, ancor meglio, di un piccolo telescopio, data l’imprevedibilità della sua luminosità.
Per gli abitanti dell’emisfero boreale, il periodo migliore per tentare di scorgere la cometa “cornuta” si colloca tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, coincidendo curiosamente con il periodo pasquale. Questa sincronia offre una connotazione quasi mistica all’evento, arricchendo il periodo di festività di un ulteriore elemento di meraviglia e contemplazione del cosmo.
Un evento astronomico da non perdere
La visita della cometa 12P/Pons-Brooks al nostro sistema solare è un appuntamento celeste da non perdere. La rarità del suo avvicinamento, che si verifica circa ogni 71 anni, rende l’evento ancora più speciale. La prossima occasione per ammirare la cometa “cornuta” si presenterà solo nel 2095, rendendo questo passaggio del 2023 un’opportunità unica per generazioni di appassionati e curiosi. L’invito, dunque, è quello di rivolgere lo sguardo verso l’orizzonte occidentale nelle sere di fine marzo e inizio aprile, armati di pazienza, binocolo o telescopio, per non lasciarsi sfuggire la bellezza di questo visitatore spaziale.
La cometa 12P/Pons-Brooks rappresenta non solo un fenomeno astronomico di grande interesse scientifico ma anche un’occasione di riflessione sulla vastità dell’universo e sulla nostra posizione in esso. Ogni apparizione di corpi celesti come questo ci ricorda la continua evoluzione dello spazio che ci circonda e l’importanza di osservarlo, studiarlo e apprezzarlo. Come suggerito dall’Agenzia Spaziale Europea, meglio non perdere l’occasione di alzare gli occhi al cielo in questi giorni, per catturare la bellezza fugace ma intensa della cometa “cornuta”, testimone silenzioso di un universo in costante movimento.