L’era dell’AI e il futuro degli oggetti quotidiani
In un’intervista recente, Enrico Salvatori, vice presidente di Qualcomm, ha affermato che siamo entrati ufficialmente nell’Era dell’Intelligenza Artificiale. Secondo Salvatori, i pilastri fondamentali che definiscono questa nuova era includono la presenza di connettività avanzata, bassa latenza, elevate prestazioni, ampiezza di banda, e l’efficacia del 5G nel wireless, insieme all’edge computing e all’edge AI. Questi elementi sono essenziali per portare il potere del calcolo e dell’intelligenza artificiale direttamente sui dispositivi, anziché affidarsi esclusivamente al cloud.
Qualcomm ha presentato i suoi nuovi SoC focalizzati sull’intelligenza artificiale durante l’ultimo Snapdragon Summit. Il Snapdragon 8 Gen 3 è progettato per gli smartphone di fascia alta, già integrato in dispositivi come il Samsung Galaxy S24 e Xiaomi 14 Ultra. Allo stesso tempo, il processore Snapdragon X Elite è stato sviluppato per i pc Windows. Questi progressi indicano un futuro in cui le capacità di AI saranno al centro dell’esperienza tecnologica quotidiana per gli utenti.
La rivoluzione degli smartphone “appless”
Un concetto rivoluzionario che si sta profilando è quello degli smartphone “senza app”. Mentre finora le applicazioni hanno caratterizzato l’esperienza degli smartphone moderni, l’intelligenza artificiale potrebbe presto cambiare radicalmente questo paradigma consolidato. Deutsche Telekom ha presentato a Barcellona un prototipo chiamato T Phone, sviluppato in collaborazione con Qualcomm e la startup Brain. Questo dispositivo, basato sull’AI, sostituisce le app tradizionali con un’interfaccia personalizzata e dinamica, guidata dall’intelligenza artificiale.
Attualmente, le persone dipendono da diverse app per svolgere varie attività tramite smartphone. Tuttavia, con il T Phone, l’intelligenza artificiale sarebbe pre-addestrata per eseguire una varietà di compiti e connettersi direttamente con i servizi necessari, eliminando così il “layer” delle app intermediarie. Questo approccio potrebbe semplificare notevolmente l’interazione tra l’utente e il dispositivo, aprendo la strada a una nuova era di interfacce intelligenti.
Il futuro dell’interazione uomo-macchina
Il T Phone si basa sull’idea di costruire interfacce dinamiche che rispondano alle esigenze dell’utente, sfruttando un assistente AI integrato nel dispositivo. Questo concetto richiama le ipotesi su cui potrebbero stanno lavorando Sam Altman di OpenAI e Jony Ive, noto per il suo lavoro con Apple. La tecnologia del T Phone sfrutta sia l’elaborazione sul dispositivo, grazie ai SoC Snapdragon di Qualcomm, che il cloud, in base alle risorse disponibili e alle necessità.
Sebbene il prototipo presentato fosse limitato nelle sue funzioni, l’idea di un dispositivo completamente “appless” con un assistente AI avanzato potrebbe rivoluzionare l’interazione quotidiana con la tecnologia. Tuttavia, ci sono sfide da affrontare, come l’evoluzione dell’assistente digitale e le questioni di antitrust legate alla limitazione delle scelte degli utenti. Nonostante ciò, l’ipotesi di dispositivi simili sul mercato commerciale potrebbe diventare realtà nei prossimi 5-10 anni, aprendo le porte a una nuova era di interazione uomo-macchina.