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Mark Zuckerberg elogia il Quest 3 di Meta rispetto al Vision Pro di Apple
Mark Zuckerberg ha recentemente espresso la sua preferenza per il Quest 3 di Meta rispetto al Vision Pro di Apple, sottolineando che il dispositivo di Meta è superiore per la maggior parte degli utilizzi di un visore di realtà mista. Questa affermazione arriva in seguito al debutto del Vision Pro negli Stati Uniti lo scorso 2 febbraio, che potenzialmente rappresentava una minaccia per la linea di prodotti Quest. Tuttavia, Zuckerberg è convinto che il Quest 3 non sarà messo in ombra dal nuovo concorrente.
Le ragioni dietro la preferenza di Zuckerberg
Zuckerberg ha motivato la sua scelta evidenziando diversi punti a favore del Quest 3. In primo luogo, ha sottolineato che il dispositivo di Meta è “molto più comodo” rispetto al Vision Pro di Apple. Il Quest 3 pesa 120 grammi in meno, non ha cavi e offre un campo visivo maggiore rispetto al suo concorrente. Sebbene il Vision Pro possa vantare una risoluzione superiore, Zuckerberg ha indicato che per ottenere questo risultato, Apple ha dovuto accettare dei “compromessi” sulla qualità generale del dispositivo.
Zuckerberg ha inoltre elogiato la precisione del tracciamento del movimento delle mani offerto dal Quest 3 rispetto al Vision Pro. Anche se ha riconosciuto la funzionalità di tracciamento oculare del Vision Pro come “carina”, ritiene che il dispositivo di Meta sia più preciso in questo ambito. Tuttavia, ha riconosciuto la bontà dell’interfaccia del Vision Pro, sottolineando che entrambi i dispositivi presentano caratteristiche di rilievo, ma che il Quest 3 primeggia per la maggior parte degli utilizzi.
Infine, Zuckerberg ha commentato le aspettative del pubblico rispetto ai due dispositivi, affermando: “Dando un’occhiata in giro, mi è sembrato che molte persone abbiano pensato che Vision Pro sarebbe stato migliore perché costa 3.000 dollari di più ed è di Apple, ma onestamente sono sorpreso che Quest sia così migliore per la maggior parte delle cose per cui le persone usano questi visori”. Questa dichiarazione evidenzia la percezione distorta che potrebbe gravitare attorno a un prodotto Apple rispetto alla sua effettiva funzionalità e convenienza.
Zuckerberg ha infine sottolineato una differenza fondamentale tra i due modelli, facendo leva sul concetto di modello “chiuso” di Apple rispetto al modello “aperto” adottato da Meta per il Quest 3. Ha paragonato questa diversità a quanto accaduto nel settore dei PC, sottolineando come l’approccio “aperto” abbia contribuito al successo di Windows nel panorama informatico. Questa critica implicita al modello di business di Apple evidenzia il desiderio di Meta di favorire l’accessibilità e la flessibilità dei propri dispositivi rispetto alla chiusura e alla rigidità che potrebbero caratterizzare i prodotti della concorrenza.