La Rai ha raggiunto un traguardo significativo con la trasmissione della prima edizione di Sanremo in 4K, una produzione mastodontica che ha coinvolto centinaia di persone e una tecnologia all’avanguardia. Con 340 persone e una vasta gamma di strumenti tecnologici, tra cui 12 telecamere UHD, 40 radiomicrofoni, 800 proiettori luminosi, 1600 segnali led, 8 Km di strip led e 4 Km di fibra, la Rai ha offerto agli spettatori un’esperienza visiva senza precedenti. Sebbene Sanremo sia stata un evento di spicco, non è stato il primo ad essere trasmesso in Ultra HD dalla Rai. Già lo scorso dicembre, la Prima alla Scala è stata trasmessa in 4K SDR, come spiega il direttore di Produzioni TV Rai, Marco Cunsolo. Secondo Cunsolo, le differenze tra i due eventi sono state minime a causa dell’utilizzo della stessa tecnologia SDR. Tuttavia, la Rai guarda al futuro con l’intenzione di implementare l’HDR nelle prossime produzioni. Cunsolo afferma: ‘Abbiamo usato un piccolo compromesso per non rischiare di avere problemi di trasporto segnali e di video compatibilità, ma stiamo già implementando le prossime produzioni con l’HDR.’ La Rai è entusiasta dei risultati ottenuti durante le prime serate del Festival e riconosce il ruolo fondamentale della collaborazione tra diverse aree aziendali per portare avanti progetti innovativi.