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Vaticano: Ostacoli Finanziari per la Caserma delle Guardie Svizzere
Il progetto della caserma delle Guardie Svizzere all’interno del Vaticano si trova ancora ad affrontare ostacoli significativi sul fronte dei finanziamenti nonostante l’approvazione dell’Unesco per la riqualificazione dell’edificio. Dopo il rifiuto del Cantone di Lucerna di contribuire finanziariamente, anche il Cantone di Ginevra ha respinto l’ipotesi di un eventuale sostegno, con un voto di 50 no e 43 sì. Questo secondo rifiuto sottolinea le sfide che il progetto sta incontrando per ricevere il necessario supporto economico.
Impasse Finanziaria: La Neutralità del Cantone di Ginevra
L’Unione democratica di centro ha tentato di presentare un emendamento per un finanziamento di 50.000 franchi, ma anche questa proposta è stata bocciata. Il deputato dei Verdi Pierre Eckert, relatore di maggioranza, ha enfatizzato che il problema principale non risiede tanto nell’importo in sé, ma piuttosto nella questione della neutralità confessionale dello Stato di Ginevra. Secondo un parere legale, il Cantone non può sovvenzionare un’attività religiosa a causa della sua neutralità. Eckert ha spiegato che, nonostante l’edificio ospiti una forza di polizia al servizio di un’autorità religiosa, la neutralità del Cantone impedisce il finanziamento di tale iniziativa.
Nonostante il rifiuto del Cantone di Ginevra, i media svizzeri indicano che questo non dovrebbe impattare sul progetto complessivo della Caserma delle Guardie del Papa. La fondazione ha già raccolto circa 48,5 milioni di franchi attraverso donazioni effettive e promesse di contributi. Con un costo stimato per il rinnovo dell’edificio di 50 milioni, il progetto sembra aver superato almeno temporaneamente l’ostacolo finanziario. L’idea di una nuova caserma per le Guardie Svizzere è stata dibattuta per anni, con l’esercito del Papa che lamenta le condizioni difficili in cui attualmente risiedono, considerando che gli edifici risalgono a epoche passate.
Prospettive Future e Tempi di Realizzazione
Anche con l’approvazione della commissione dell’Unesco a giugno scorso, i tempi per la realizzazione della caserma delle Guardie Svizzere non sembrano rapidi. Sebbene la fondazione abbia già raccolto una somma significativa, la prima pietra del progetto potrebbe non essere posta prima del 2026. Questi ritardi potrebbero prolungare ulteriormente le difficili condizioni in cui operano attualmente le Guardie Svizzere all’interno del Vaticano. Tuttavia, nonostante gli ostacoli finanziari e i tempi di realizzazione prolungati, l’entusiasmo per la nuova caserma rimane alto, evidenziando l’importanza e la necessità di un’adeguata sistemazione per le Guardie Svizzere al servizio del Papa.