Parigi dice no agli SUV: un referendum che fa discutere
In una serrata campagna referendaria a Parigi, la popolazione si è espressa contro gli SUV con una netta prevalenza di voti. I militanti ecologisti, con la loro campagna ‘La strada è nostra’, hanno sostenuto attivamente il ‘sì’ al referendum, inviando materiale informativo e affissioni per sensibilizzare gli elettori.
Le critiche si concentrano sulla formulazione del quesito, che ha suscitato dibattiti e perplessità tra i cittadini. La modalità di voto, dove il ‘sì’ indicava il dissenso verso gli SUV e il ‘no’ l’approvazione, ha generato confusione e ha portato a una serie di contestazioni e ironie.
Controversie sulle tariffe di parcheggio triplicate per i visitatori
Una delle principali polemiche emerse riguarda l’aumento esponenziale delle tariffe di parcheggio, che colpirà principalmente i ‘visitatori’ provenienti dai comuni limitrofi, lasciando indenni i residenti parigini con SUV. Questa disparità di trattamento ha sollevato malumori e dubbi sulla coerenza delle misure adottate.
La decisione di triplicare i costi del parcheggio solo per determinate categorie di veicoli ha sollevato interrogativi sull’effettiva equità delle politiche urbane e sulla coerenza delle azioni intraprese per contrastare l’inquinamento atmosferico.