Ucraina: Presidente Zelensky accusa Putin e chiede supporto NATO
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha lanciato un’accusa diretta contro il presidente russo Vladimir Putin in seguito al bombardamento di una panetteria nel Luhansk, che ha causato la morte di almeno 20 civili. Zelensky ha dichiarato: “La guerra può arrivare da voi perché abbiamo a che fare con Putin. E quando arriverà nessuno sarà pronto, gli eserciti europei non sono pronti, sarà uno choc, dov’è la garanzia che la Nato reagirà prontamente? chi ne parla? nessuno”. Queste parole sono state pronunciate durante un’intervista al direttore del Tg1, Gian Marco Chiocci, in risposta alla domanda sulla fornitura di armi all’Ucraina da parte di alcuni paesi europei.
Stati Uniti: Nessun Coinvolgimento nelle Decisioni sul Personale Ucraino
Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha sottolineato che le decisioni relative al personale delle forze armate ucraine sono di competenza del governo ucraino e non rientrano nell’ambito di interferenza degli Stati Uniti. Sullivan ha dichiarato: “Questo non è qualcosa su cui il governo americano deve interferire, in un modo o nell’altro”. Rispondendo alle voci che indicavano un coinvolgimento statunitense riguardo al licenziamento del capo delle forze armate ucraine, Sullivan ha chiarito che è diritto sovrano dell’Ucraina e del suo presidente prendere decisioni in materia.
Zelensky sul Fronte: Sostegno ai Soldati Ucraini
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato vicino al villaggio di Robotyne, nella regione di Zaporizhzhia, per visitare il fronte e sostenere i soldati impegnati nella difficile missione di difendere l’Ucraina. Attraverso Telegram, Zelensky ha espresso il suo onore nel sostenere i soldati e ha riconosciuto il ruolo decisivo che essi svolgono nel respingere il nemico e proteggere il Paese. Ha lodato la determinazione e il coraggio dei soldati, sottolineando l’importanza del loro impegno.
Raid Aereo a Lysychansk: Rialzo del Bilancio Vittime
Il bilancio delle vittime del raid aereo su un panificio a Lysychansk, attribuito all’Ucraina, è salito a 28 morti, tra cui un bambino. I servizi di emergenza russi hanno comunicato che le operazioni di ricerca sono ancora in corso, con circa il 65% della struttura distrutta. Il governatore di Lugansk, Leonid Pasechnik, installato dalla Russia, ha dichiarato una giornata di lutto e ha accusato le forze di Kiev di aver preso di mira il panificio frequentato. La situazione rimane tesa mentre i soccorritori continuano le operazioni di salvataggio.
Proteste a Mosca: Arresti e Manifestazioni
A Mosca, durante una protesta organizzata dalle mogli dei soldati contro la mobilitazione per la guerra in Ucraina, almeno 27 persone, inclusi giornalisti stranieri, sono stati arrestati. Tra i fermati c’erano anche giornalisti rilasciati successivamente. Le proteste sono avvenute per ricordare il 500º giorno dalla mobilitazione ordinata dal Cremlino. La situazione resta tesa mentre le autorità cercano di gestire le manifestazioni e gli arresti.
Rilascio Giornalisti: Tensione in Russia
I giornalisti arrestati a Mosca durante le proteste sono stati rilasciati dopo un breve periodo di detenzione. Circa 20 reporter, tra cui alcuni stranieri, erano stati fermati mentre coprivano le manifestazioni contro la guerra in Ucraina. Dopo essere stati identificati, sono stati rilasciati con un avvertimento dal ministero degli Interni russo. La tensione e la sorveglianza sulle attività giornalistiche rimangono elevate.
Conflitto Ucraina-Russia: Nuovi Sviluppi
Le forze aeree ucraine hanno segnalato il lancio di 14 droni d’attacco di tipo Shahed da parte della Russia, con successiva distruzione di nove di essi. L’escalation dei conflitti e delle azioni militari nella regione continua a generare preoccupazione e tensione internazionale. La situazione rimane volatile mentre entrambe le parti cercano di difendere le proprie posizioni e avanzare nei rispettivi obiettivi.