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Trump favorito nelle primarie Repubblicane, ma incertezza nel Partito Democratico
Con il panorama politico statunitense che si prepara a scuotersi dalle fondamenta, l’ex presidente Donald Trump emerge come il candidato favorito nelle primarie Repubblicane. Non solo i sondaggi, ma anche l’entusiasmo dei suoi sostenitori lo pongono in una posizione di forza. Tuttavia, come sottolineato da diversi analisti, nulla dovrebbe essere dato per scontato in politica.
Primarie Repubblicane e incertezza nel Partito Democratico
Le primarie Repubblicane del Sud Carolina, in programma per il 24 febbraio, si delineano come un momento cruciale. L’ex governatrice dello stato, Nimarata Haley, si trova a dover fronteggiare una sfida non semplice: “Deve vincere lì per avere un plausibile via libera per il cosìddetto ‘Super Tuesday’, il 5 marzo”, afferma un esperto politico.
Dall’altra parte dell’arena politica, il Partito Democratico sembra navigare in acque agitate. Nonostante il presidente in carica, Biden, dovrebbe essere l’incumbent naturale, le prospettive non sono così chiare. L’eventualità di un ritiro improvviso da parte di Biden aprirebbe la strada alla vice presidente Kamala Harris. Tuttavia, sorgono dubbi sulla sua forza politica e popolarità all’interno del partito.
Trump e la geopolitica internazionale: pressioni su Israele e sull’Iran
Mentre l’attenzione si concentra sulle dinamiche interne degli Stati Uniti, il panorama geopolitico internazionale non resta in secondo piano. L’ex presidente Trump, noto per la sua politica estera decisa, continua a esercitare un’ombra di influenza. Il suo sostegno a Israele è saldo, mentre le pressioni sull’Iran delineano una strategia ferma e assertiva.
Le tensioni con la Russia, soprattutto in merito all’Ucraina e alla NATO, pongono l’accento su una possibile svolta isolazionista da parte di Trump. Tuttavia, le aspettative non sempre coincidono con la realtà, e la politica estera potrebbe riservare sorprese inaspettate.