I Verdi europei presentano il “Green Social Deal”
I Verdi europei stanno delineando un audace manifesto elettorale in vista delle elezioni UE del 2024, mirando a ridefinire radicalmente il panorama ambientale e sociale del continente. Il “Green Social Deal” proposto si propone di accelerare l’adozione delle energie rinnovabili, anticipare il raggiungimento della neutralità climatica di dieci anni e ridefinire la politica agricola comune. Un elemento chiave di questo piano è l’implementazione di massicci investimenti sociali per garantire una transizione ecologica sostenibile ed equa.
Una risposta alle critiche sul Green Deal
L’obiettivo principale di questo programma ambizioso è contrastare le critiche crescenti nei confronti del Green Deal e coloro che vorrebbero rallentare o bloccare il processo. Anche nazioni come la Francia e importanti fazioni politiche europee come il PPE e il PSE hanno iniziato a esprimere riserve sulla velocità delle riforme ambientali dell’UE. Tuttavia, i Verdi europei si pongono come oppositori di questa posizione, proponendo un’agenda decisa e progressista per affrontare le sfide ambientali attuali.
La bozza del programma per le elezioni del 2024 evidenzia diverse proposte concrete, tra cui l’ambizione di raggiungere il 100% di energie rinnovabili nel mix energetico, includendo fonti come l’eolico, il fotovoltaico, l’idroelettrico e il geotermico. Questo obiettivo consentirebbe di anticipare la neutralità climatica al 2040 anziché al 2050, come attualmente previsto. Secondo il documento, solo le energie rinnovabili possono garantire un pianeta sostenibile, l’indipendenza energetica e un sistema gestito in modo democratico. Questo approccio mette al centro i cittadini, puntando ad installare pannelli solari su ogni tetto possibile per favorire un maggiore controllo e accesso economico all’energia.
Riforme radicali e investimenti sociali
Un punto cruciale del Green Social Deal riguarda la riforma della Politica Agricola Comune (PAC). I Verdi europei propongono un cambiamento sostanziale rispetto all’attuale approccio, suggerendo di destinare sussidi esclusivamente alla produzione biologica e agroecologica anziché all’agricoltura industriale. Questa proposta, se attuata, potrebbe rivoluzionare il settore agricolo europeo, promuovendo pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.
La componente “sociale” del Green Deal si baserebbe su una combinazione di investimenti pubblici, iniziative private e riforme fiscali. I Verdi europei propongono l’istituzione di un’**imposta patrimoniale** a livello europeo per contrastare le disuguaglianze e finanziare la transizione verde. Inoltre, chiedono l’implementazione di una **tassa sulle transazioni finanziarie** a livello europeo per scoraggiare la speculazione e generare entrate, insieme a un’imposta sulle entrate straordinarie per le società energetiche, per prevenire profitti eccessivi in tempi di crisi energetica. Queste proposte, se adottate, potrebbero fornire un solido fondamento per una transizione verde equa ed efficace in Europa.