In un sorprendente evento osservato per la prima volta, un orango di Sumatra di nome Rakus è stato visto curarsi autonomamente utilizzando una pianta medicinale. Questo comportamento, registrato nel Parco Nazionale Gunung Leuser sull’isola indonesiana di Sumatra, ha lasciato sbalorditi gli scienziati. Rakus, un maschio adulto, è stato visto masticare le foglie della Fibraurea tinctoria, conosciuta localmente come Akar Kuning, per poi applicarne i succhi su una ferita sulla guancia.
Un’applicazione innovativa della medicina naturale
La scena è stata descritta dettagliatamente in uno studio pubblicato su Scientific Report. Gli scienziati hanno osservato Rakus strappare e masticare le foglie della pianta medicinale, utilizzata dalle popolazioni del sud-est asiatico per trattare dolore e infiammazione. Successivamente, l’orango ha applicato il succo della pianta sulla ferita aperta, utilizzando le dita. Questo comportamento rappresenta una novità assoluta nel mondo animale.
“Questa è la prima volta che osserviamo un animale selvatico applicare una pianta medicinale piuttosto potente direttamente su una ferita,” ha dichiarato Isabelle Laumer, biologa presso l’Istituto Max Planck di comportamento animale di Costanza, in Germania. La scoperta suggerisce che alcuni animali possano avere una comprensione innata delle proprietà curative delle piante presenti nel loro habitat.
La pianta miracolosa: Fibraurea tinctoria
La pianta scelta da Rakus, la Fibraurea tinctoria, è nota per le sue potenti proprietà antibatteriche, antinfiammatorie, antimicotiche e antidolorifiche. In Indonesia, questa pianta viene raramente consumata dagli oranghi nella foresta torbiera, che ospita circa 150 oranghi di Sumatra in pericolo di estinzione. Le fotografie hanno documentato che la ferita di Rakus si è chiusa entro un mese senza complicazioni, confermando l’efficacia della pianta.
La Fibraurea tinctoria è conosciuta anche per il suo utilizzo nella medicina tradizionale del Borneo per trattare il diabete. Recenti studi hanno focalizzato l’attenzione sugli antiossidanti naturali per migliorare il diabete mellito, e questa pianta è stata identificata come una delle più potenti tra 38 piante etnomediche comunemente usate.
Il potere della berberina
La famiglia delle Menispermaceae, alla quale appartiene la Fibraurea tinctoria, è famosa per la produzione di vari alcaloidi, tra cui gli alcaloidi protoberberinici come la berberina. Questo composto isochinolinico ha ricevuto notevole interesse scientifico internazionale per le sue attività antidiabetiche e antiossidanti. Uno studio recente pubblicato su PubMed ha esaminato gli effetti farmacologici della Fibraurea tinctoria e della berberina contro lo stress ossidativo e il diabete.
La berberina non solo possiede proprietà antiossidanti, ma è anche efficace nell’abbassare la glicemia, regolare i lipidi nel sangue e ridurre l’infiammazione. Questi risultati suggeriscono che la berberina potrebbe avere potenziali applicazioni terapeutiche per la nefropatia diabetica, sebbene i meccanismi sottostanti necessitino ancora di ulteriori ricerche per essere completamente chiariti.
Prospettive future e ricerca
Oltre ai suoi benefici nel trattamento del diabete, la berberina ha dimostrato potenziali applicazioni in diverse malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, il Parkinson e la malattia di Huntington. Vari studi hanno iniziato a evidenziare il potenziale terapeutico di questo alcaloide, suggerendo che potrebbe diventare un importante farmaco per il trattamento di queste gravi condizioni.
La scoperta di Rakus e il suo uso della Fibraurea tinctoria non solo fornisce nuove intuizioni sul comportamento animale, ma apre anche nuove strade per la ricerca medica. La capacità degli animali di utilizzare le piante medicinali per curarsi autonomamente potrebbe offrire preziose indicazioni sulle proprietà curative delle piante e sulla loro possibile applicazione in medicina umana.
L’osservazione dettagliata e la documentazione di eventi come questo sono cruciali per comprendere meglio le capacità cognitive degli animali e il loro potenziale contributo alla scienza medica. Gli scienziati continueranno a monitorare Rakus e altri oranghi per ulteriori scoperte, sperando di svelare altri segreti della natura che possono avere impatti significativi sulla nostra comprensione della salute e della medicina.