La Nuova Fase della Guerra in Ucraina: Aiuti Occidentali e Controffensiva
Con la recente approvazione del Congresso USA di sbloccare 60,8 miliardi di dollari in aiuti a Kiev, la guerra in Ucraina entra in una nuova fase. Secondo alcuni esperti, questa potrebbe rivelarsi decisiva. Gli aiuti americani, infatti, potrebbero persuadere il Cremlino che, anche in caso di vittoria di Trump nelle prossime elezioni presidenziali, gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’Ucraina. Questo scenario renderebbe chiaro al Cremlino che la sconfitta dell’Ucraina è impossibile.
Jean-Pierre Cabestan, analista di politica internazionale, sostiene che “il Cremlino potrebbe essere indotto a negoziare una tregua duratura”, soprattutto se entrambe le parti si convinceranno che una vittoria totale è troppo costosa e lunga da ottenere. Tuttavia, definire garanzie di sicurezza accettabili per Kiev, che impediscano una nuova aggressione russa, rimane una sfida significativa.
La Difficoltà di un Negoziato
Al momento, non esistono le condizioni per un negoziato di compromesso. Sia Mosca che Kiev sono convinte di poter ottenere una vittoria completa, nonostante le difficoltà sul campo. La Russia potrebbe teoricamente sconfiggere le forze regolari ucraine, ma mantenere l’occupazione del territorio contro la difesa territoriale ucraina sarebbe un compito arduo.
Gli aiuti occidentali, sebbene di alta tecnologia, non possono compensare del tutto la carenza di soldati ucraini. Tuttavia, allevieranno la pressione sulle forze ucraine e aumenteranno le perdite russe. Questi aiuti non permetteranno a Kiev di superare la cosiddetta “Linea Surovikin”, ma toglieranno al Cremlino le speranze che Trump possa abbandonare l’Ucraina.
Il Generale Ben Hodges ha dichiarato: “Gli aiuti occidentali alleggeriranno la pressione sulle forze ucraine, ma non saranno sufficienti a garantire una vittoria decisiva”.
Il Contesto Politico e Militare
Per il Cremlino, la resa dell’Ucraina è irrinunciabile, giustificata dalla “denazificazione” e “smilitarizzazione” del paese. Inoltre, la crescente importanza del Patriarcato Ortodosso di Mosca aggiunge una dimensione religiosa alla guerra, presentando l’adesione dell’Ucraina ai valori occidentali come un peccato da cui liberarsi.
Nel frattempo, la Russia ha migliorato significativamente le sue capacità tattiche e logistiche. Dopo i disastri subiti fino all’autunno 2022, la catena di comando è stata unificata e il sistema logistico reso più resiliente. La guerra elettronica russa sta surclassando quella ucraina, riducendo l’efficacia delle armi a lunga gittata come HIMARS e STORM SHADOW. Inoltre, la Russia ha iniziato a utilizzare con successo la sua superiorità aerea con le “bombe plananti”.
Il Generale Mark Milley ha osservato: “La superiorità aerea russa, combinata con l’impiego di bombe plananti, rappresenta una sfida significativa per le fortificazioni ucraine”.
Le Difficoltà dell’Ucraina
L’Ucraina sta attraversando una crisi dopo il fallimento della sua controffensiva estiva. Zelensky ha imposto ai suoi generali obiettivi impossibili da raggiungere contro le difese russe, temendo che una difesa dichiarata potesse far crollare il morale della popolazione. Quando è stato costretto a passare alla difensiva, il terreno era già gelato, rendendo difficile la costruzione di fortificazioni.
I ritardi nell’approvazione degli aiuti USA e l’incapacità europea di mobilitare l’industria bellica hanno causato una crisi nel rifornimento di munizioni. Tuttavia, l’eroismo delle forze ucraine e la resilienza della popolazione hanno impedito il crollo del fronte.
Anche se l’approvazione degli aiuti militari ha rafforzato il morale ucraino, i loro effetti materiali non saranno immediati. La superiorità materiale russa è troppo elevata e le armi ad alta tecnologia avranno un effetto temporaneo.
Il Colonnello Michel Goya ha evidenziato: “Le armi ad altissima tecnologia avranno un effetto temporaneo, data la capacità russa di adottare contromisure tecniche e tattiche”.
Le Dichiarazioni di Macron e la Situazione Strategica
Le recenti dichiarazioni di Macron, che ha suggerito l’invio di truppe di terra europee in Ucraina, sono state accolte con scetticismo. Nessun altro paese europeo ha appoggiato la proposta, che appare poco fattibile sotto il profilo tecnico. Le forze francesi non dispongono della potenza necessaria per un intervento significativo.
In caso di crollo del fronte ucraino, l’Occidente dovrebbe sostenere una difesa territoriale contro l’occupazione russa, simile a quella organizzata dopo la conquista russa della Crimea nel 2014. Questo scenario richiederebbe tempo e risorse significative.
L’aspetto strategico essenziale per l’efficacia degli aiuti occidentali è il tempo necessario per la loro piena operatività. La resistenza ucraina a Chasiv Yar e l’estensione della mobilitazione a nuove classi di età sono cruciali per stabilizzare il fronte.
Il Generale Richard Dannatt ha commentato: “L’estensione della mobilitazione a nuove classi di età è essenziale per stabilizzare il fronte e garantire l’efficacia degli aiuti occidentali”.
La reticenza a mobilitare i giovani a partire dai 18 anni dimostra che Zelensky è meno forte politicamente di quanto voglia sembrare. Questo limite rende difficile che l’Occidente sostenga l’Ucraina senza riserve, nonostante la convinzione che Putin non si fermerebbe dopo un successo in Ucraina.