![L'escalation dell'offensiva russa in Ucraina: ritirata delle forze ucraine e nuove fortificazioni 1 20240514 194010](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/05/20240514-194010.webp)
L’offensiva russa si intensifica: ritirata e fortificazioni ucraine
L’affanno e la disfatta da una parte, la potenza crescente dall’altra. L’offensiva russa prende corpo e il fronte della guerra in Ucraina assume una piega preoccupante. Kiev, in ritirata, sta costruendo fortificazioni sulla linea del fronte, mentre Putin ostenta i mezzi sottratti dal suo esercito all’Occidente e agli USA. ‘La Russia conquista posizioni sul campo di battaglia, Kiev è ancora alle prese con una carenza di truppe e munizioni’ scrive l’Independent.
Con i soldati ucraini in inferiorità numerica, costretti a ritirarsi villaggio dopo villaggio, sotto il fuoco di intensi combattimenti che tormentano ancora le campagne circostanti Avdiivka, quasi tre mesi dopo che la strategica città è caduta in mano alla Russia, la situazione è sempre più critica.
Nuove fortificazioni lungo la linea del fronte
Le forze ucraine stanno ora correndo per costruire più fortificazioni difensive in luoghi lungo la linea del fronte lunga circa 1.000 chilometri (600 miglia). La ‘morsa’ per l’Ucraina si è stretta e acuita dopo che la Russia ha inaugurato una mostra in cui sono esibiti oltre 30 veicoli militari catturati dall’Ucraina, compresi quelli di fabbricazione statunitense e britannica, dall’inizio dell’invasione.
La mostra, inaugurata in occasione della Giornata internazionale dei lavoratori russi, sarà aperta ai visitatori per un mese. Proprio quel giorno, un missile balistico russo aveva colpito un deposito postale nel porto ucraino di Odessa, ‘ferendo 14 persone e innescando un grande incendio’, aveva riferito il governatore regionale Oleh Kiper. Le immagini e un video pubblicati online mostrano fiamme e nubi di fumo che inghiottono gli edifici e i vigili del fuoco che puntano gli idranti sulle aree ancora in fiamme. La maggior parte della zona era devastata.
Criticità nella ritirata e accusa di armi chimiche
Le criticità sono molte altre, a cominciare dall’assoluta mancanza di sicurezza nella ritirata. I soldati ucraini denunciano che ‘le linee difensive posteriori esistono a malapena mentre continua l’avanzata russa’. L’altro grande nodo è l’accusa degli Stati Uniti alla Russia di usare armi chimiche contro le truppe ucraine.
L’ultimo attacco missilistico russo ha colpito Odessa, nuovi incendi sono scoppiati a Kharkiv, nel nordest dell’Ucraina, dopo una serie di attacchi con droni e missili condotti nella notte scorsa dai russi, nei quali sono rimaste ferite quattro persone, tra cui un bambino. Lo hanno riferito le autorità locali, secondo cui il più grande incendio è scoppiato in un magazzino e si è esteso su un’area di circa 3.000 metri quadrati.
Attacchi con droni e missili: devastazioni su larga scala
Gli attacchi sono stati condotti con 13 droni Shahed di fabbricazione iraniana e quattro missili antiaereo S-300. Nei giorni scorsi gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni che mirano a paralizzare le capacità militari e industriali della Russia, punendo le aziende in Cina e altrove che aiutano Mosca ad acquisire armi per la sua guerra in Ucraina. Con un ampio pacchetto annunciato dal Dipartimento del Tesoro USA, Washington ha preso di mira quasi 300 entità in Russia, Cina e altri Paesi accusati di sostenere l’invasione del presidente Vladimir Putin.
Queste sanzioni rappresentano un tentativo di soffocare il flusso di armamenti verso la Russia e di indebolire ulteriormente la sua capacità di mantenere un’offensiva prolungata in Ucraina. Tuttavia, la situazione sul campo continua a peggiorare, con le forze ucraine che lottano per mantenere le loro posizioni e per difendere il proprio territorio.
La risposta della comunità internazionale
La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi degli eventi in Ucraina. Le nazioni occidentali, in particolare, sono sempre più coinvolte, sia fornendo assistenza militare e umanitaria all’Ucraina, sia imponendo sanzioni economiche alla Russia. Nonostante questi sforzi, la situazione rimane estremamente tesa e il rischio di un’escalation ulteriore è sempre presente.
Nel frattempo, la popolazione civile ucraina continua a subire le conseguenze devastanti del conflitto. Le città e i villaggi lungo la linea del fronte sono stati pesantemente danneggiati, e migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie case in cerca di sicurezza altrove. Le organizzazioni umanitarie lavorano instancabilmente per fornire assistenza a coloro che ne hanno bisogno, ma le risorse sono limitate e le sfide sono enormi.
Un futuro incerto per l’Ucraina
Con l’inverno che si avvicina, le condizioni di vita per molti ucraini peggioreranno ulteriormente. Le infrastrutture danneggiate e la carenza di risorse essenziali rendono la situazione ancora più critica. La comunità internazionale deve continuare a fornire supporto e a cercare soluzioni diplomatiche per porre fine al conflitto. Tuttavia, la strada verso la pace sembra ancora lunga e incerta.