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Mosca Intensifica le Minacce ai Paesi Baltici e Kiev Lotta per Resistere
Le truppe di Kiev stanno affrontando una crescente pressione non solo per l’uso indiscriminato della cloropicrina da parte dei soldati russi, ma anche per la mancanza di risorse e uomini. Le forze ucraine, guidate dal comandante Syrsky, stanno lottando per fermare l’avanzata nemica a nord di Avdiivka. Inoltre, sembrano avere pochi strumenti a disposizione per frenare l’assalto finale a Chasov Yar, vicino a Bakhmut.
Le truppe russe stanno cercando di combinare gli sforzi dei gruppi di Avdiivka e Bakhmut, i più forti sul fronte, per colpire verso Konstantinovka da est e da sud. Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, vorrebbe regalare a Putin un massiccio accerchiamento dell’area entro il 9 maggio, provocando l’evacuazione di almeno 40mila persone verso Toreck e Nju-Jork.
Possibile Scacco Matto nel Donbass
Se le forze armate di Kiev non riusciranno a rallentare l’offensiva russa nelle prossime settimane, entro l’estate Mosca potrebbe raggiungere la superstrada Pokrovsk-Kostiantynivka. Questa arteria è fondamentale per il rifornimento delle truppe ucraine a ovest e a sud di Bakhmut. La caduta di questa strada potrebbe rappresentare uno scacco matto nel Donbass, con la perdita di gran parte delle regioni del Donetsk e del Luhansk.
È importante ricordare che l’esercito russo non conduceva operazioni offensive così su larga scala dalla scorsa estate, quando, con il supporto della Wagner di Prigozhin, vennero catturate Severodonetsk e Lysychansk. Ora, l’esercito di Kiev è in difficoltà sul campo, e il presidente Zelensky ha convocato con urgenza tutto lo stato maggiore.
L’Europa come Incognita della Guerra
Il generale Vadym Skibitsky, vicedirettore del Gru, il servizio di intelligence militare ucraino, ha rivelato che la più grande incognita della guerra è rappresentata dall’Europa. Secondo Skibitsky, se gli alleati dell’Ucraina non riusciranno a trovare un modo per aumentare ulteriormente la produzione della difesa, rischierebbero di finire nel mirino della Russia.
“In queste condizioni, e senza imponenti sostegni militari, i russi avanzerebbero in maniera così rapida fino a raggiungere i Paesi Baltici, che riuscirebbero a conquistare entro una settimana. Il tempo di reazione della Nato sarebbe più lento”, sostiene Skibitsky. Questo scenario preoccupante mette in evidenza la necessità di un supporto militare continuo e sostanziale da parte degli alleati europei.
Richieste di Supporto Europeo
La débacle delle forze ucraine è arrivata anche in Parlamento. Il deputato della Rada, Alexey Goncharenko, ha ammesso in un’intervista alla tv francese La Chaine Info che “l’Ucraina potrebbe chiedere l’invio di truppe europee se non avrà abbastanza forze proprie nel conflitto con la Russia”. Questa dichiarazione raccoglie l’invito di Macron, Cameron e, recentemente, anche quello della Polonia.
Nell’intervista, Goncharenko ha sottolineato l’importanza di un intervento europeo per sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa. La richiesta di truppe europee evidenzia la disperazione e l’urgenza della situazione sul campo per le forze ucraine.
Odessa Sotto Attacco
Un’altra zona calda del conflitto è diventata Odessa, colpita con inaudita violenza ben 12 volte nell’ultima settimana. Putin ha una ragione strategica per voler controllare questa città portuale affacciata sul Mar Nero: intende annetterla per costruire una base militare in risposta alla Nato, che sta per ampliare la sua nel porto romeno di Costanza. Questa base rivestirà un ruolo chiave nel contenimento dell’espansionismo russo verso ovest.
La situazione a Odessa è estremamente critica, con continui bombardamenti che mettono a rischio la vita dei civili e la stabilità della regione. L’annessione di Odessa da parte della Russia rappresenterebbe un duro colpo per l’Ucraina e una minaccia significativa per la sicurezza dell’Europa orientale.
Guerra Senza Fine
Nell’801° giorno di guerra, i sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto quattro missili Atacms lanciati sulla Crimea. A Kharkiv, un raid russo ha provocato sette vittime e l’incendio di un’area industriale. La guerra sembra non conoscere tregua, con continui attacchi e contrattacchi che aumentano il bilancio delle vittime e la distruzione in entrambe le fazioni.
Anche Murom, nel Belgorod, è finita in fiamme dopo un attacco di droni di Kiev, che ha causato cinque feriti. Nel Dnipropetrovsk, velivoli senza pilota di Mosca hanno ferito due civili. Negli ultimi sette giorni, le forze armate russe hanno effettuato 25 attacchi su strutture energetiche, di trasporto, militari e industriali.
Necessità di una Risposta Internazionale
La situazione critica sul fronte orientale richiede una risposta internazionale decisa e coordinata. L’Ucraina ha bisogno di un supporto continuo e sostanziale da parte degli alleati per poter resistere all’avanzata russa. La possibilità che Mosca possa conquistare i Paesi Baltici in breve tempo aumenta la necessità di una risposta rapida e efficace da parte della Nato e degli altri alleati occidentali.
La guerra in Ucraina sta entrando in una fase sempre più pericolosa, con Mosca che intensifica le sue operazioni offensive e Kiev che lotta disperatamente per difendere il proprio territorio. La comunità internazionale deve agire in modo deciso per evitare un ulteriore deterioramento della situazione e per garantire la sicurezza e la stabilità della regione.