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Devastazione in Kenya: il Crollo di una Diga a Nord di Nairobi Miete Decine di Vittime
Il Kenya è stato colpito da una catastrofe senza precedenti dopo che una diga è crollata a nord della capitale Nairobi, lasciando dietro di sé un bilancio tragico di almeno 42 morti. Questo tragico evento si inserisce in un contesto di maltempo estremo che da settimane sta flagellando il Paese, con piogge torrenziali che hanno causato inondazioni devastanti, uccidendone centinaia e costringendo migliaia di persone a sfollare.
La drammatica situazione è emersa nella contea di Nakuru, dove la governatrice Susan Kihika ha confermato all’Afp che “quarantadue è una stima prudente” delle vittime, sottolineando che il lavoro di recupero delle persone ancora sepolte nel fango è in corso. La rovinosa inondazione ha cancellato case, veicoli e vite, spazzando via intere comunità che ora piangono i loro cari perduti.
Le Cause del Disastro: Piogge Incessanti e Infrastrutture Carenti
Nella notte tra il 27 e il 28 aprile, la diga di Old Kijabe ha ceduto sotto la pressione delle acque, rompendo gli argini e liberando un’onda implacabile che ha travolto tutto ciò che si trovava sul suo cammino. L’acqua ha invaso l’autostrada Nairobi-Nakuru, causando il trascinamento di decine di veicoli e il distaccamento di enormi massi che hanno ostruito la via, mettendo in serio pericolo la vita di molti keniani.
La comunità locale, insieme alla polizia del Kenya, alla squadra di emergenza della contea, alla Croce Rossa del Kenya e ai volontari, si è mobilitata per fornire soccorso e assistenza alle vittime, in una corsa contro il tempo per salvare il salvabile. Molti dei sopravvissuti sono stati trasportati in strutture sanitarie vicine, mentre le operazioni di ricerca e soccorso dei dispersi continuano senza sosta.
Un Paese in Lotta contro il Maltempo
Il Kenya si trova a fronteggiare una delle sue più gravi crisi ambientali, con il maltempo che ha iniziato a mostrare i suoi effetti devastanti già dalla fine di marzo. L’aggravarsi delle condizioni meteorologiche è stato attribuito alla combinazione degli effetti di El Niño e delle lunghe piogge stagionali, che hanno trasformato vaste aree del Paese in scenari di disastro. Isaac Maigua Mwaura, portavoce del governo, ha espresso la difficoltà nel gestire la situazione, sottolineando l’impegno delle autorità nel fare tutto il possibile per assistere le vittime di queste catastrofi.
Jagan Chapagain, segretario generale della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), ha fornito un quadro allarmante della situazione, evidenziando che il Kenya sta affrontando “un peggioramento della crisi delle inondazioni”, con più di cento morti registrati da novembre 2023 e circa 132mila persone colpite dalle inondazioni. Questi eventi sottolineano la vulnerabilità del Paese agli impatti del cambiamento climatico e la necessità di rafforzare le infrastrutture e le capacità di risposta alle emergenze.
La Comunità Internazionale e gli Aiuti
Di fronte a questa tragedia, la comunità internazionale ha iniziato a mobilitarsi per fornire assistenza al Kenya. Le organizzazioni umanitarie, insieme ai partner locali e internazionali, stanno lavorando per portare aiuti immediati alle comunità colpite, dalla fornitura di cibo e acqua potabile al supporto psicologico per coloro che hanno perso familiari e amici. La priorità attuale è garantire che le operazioni di soccorso raggiungano tutte le aree interessate, in modo da poter salvare il maggior numero di vite possibile e assistere i sopravvissuti nella ricostruzione delle loro esistenze.
Il disastro ha messo in luce l’importanza cruciale di investire in sistemi di allerta precoce e in infrastrutture resilienti alle calamità, per mitigare gli impatti di eventi simili in futuro. Mentre il Kenya inizia il lungo percorso di ricostruzione e guarigione, il sostegno e la solidarietà internazionale si rivelano fondamentali per superare le conseguenze di questa catastrofe e costruire un domani più sicuro per le generazioni future.