Uno studio rivela: sostituire la carne rossa con aringhe e sardine potrebbe salvare migliaia di vite
Un recente studio pubblicato sulla rivista BMJ Global Health apre nuove prospettive sulla dieta globale, suggerendo che l’introduzione di pesce foraggio come aringhe e sardine al posto della carne rossa potrebbe non solo essere fattibile, ma porterebbe anche a significativi benefici per la salute pubblica. Secondo la ricerca, una tale sostituzione potrebbe prevenire fino a 750.000 decessi all’anno entro il 2050, mitigando le disabilità legate a malattie alimentari.
Il consumo di carne rossa e lavorata è stato collegato a un rischio elevato di sviluppare malattie non trasmissibili, che nel 2019 hanno rappresentato circa il 70% dei decessi in tutto il mondo. In particolare, patologie come ictus, diabete, cancro all’intestino e malattie coronariche sono state le principali cause di mortalità. La ricerca sottolinea come, a differenza della carne rossa, le sardine e le aringhe siano una fonte ricca di omega-3, acidi grassi polinsaturi che contribuiscono alla prevenzione delle malattie coronariche.
Le sfide di un cambiamento dietetico
Tuttavia, il passaggio a una dieta basata su pesce foraggio presenta delle sfide. “Tre quarti delle catture di questi pesci vengono trasformati in farina e olio di pesce, utilizzati principalmente per l’allevamento ittico e destinati ai consumatori ad alto reddito”, evidenzia lo studio. Questo sottolinea una problematica significativa nella reperibilità di questi pesci per il consumo umano diretto, soprattutto in termini di quantità necessarie per sostituire completamente il consumo di carne rossa.
Nonostante queste difficoltà, gli autori dello studio rimangono ottimisti. Sostengono che, se adottate su larga scala, le diete basate su pesce foraggio potrebbero offrire “notevoli benefici per la salute pubblica”. La chiave per realizzare questa transizione alimentare, tuttavia, risiede nel superamento degli ostacoli geografici e nella necessità di un’azione politica coordinata. Gli esperti suggeriscono di dare priorità all’accesso al pesce a prezzi accessibili e di promuovere l’utilizzo di microalghe ricche di nutrienti.
Implicazioni per la salute globale e l’ambiente
L’importanza di questo studio trascende i benefici immediati per la salute individuale, toccando anche tematiche ambientali. La produzione di carne rossa è infatti uno dei fattori che maggiormente incide sull’ambiente, a causa delle sue elevate emissioni di gas serra, dell’uso intensivo di terra e acqua, e della deforestazione. La promozione di una dieta a base di pesce foraggio potrebbe quindi contribuire significativamente alla lotta contro il cambiamento climatico, oltre a migliorare la salute pubblica.
La transizione verso un consumo maggiore di sardine e aringhe richiederebbe un riorientamento delle abitudini alimentari a livello globale, sostenuto da politiche che incentivino la produzione sostenibile e l’accesso equo a queste risorse. Gli autori dello studio enfatizzano l’importanza di “raggiungere almeno il livello raccomandato di 40kcal nella maggior parte dei Paesi” come obiettivo giornaliero, per massimizzare i benefici per la salute derivanti da una dieta arricchita con pesce foraggio.
Un futuro basato sulla sostenibilità e la salute
Il potenziale impatto di questa transizione dietetica va ben oltre la prevenzione delle malattie non trasmissibili. Potrebbe rappresentare un passo cruciale verso la creazione di un sistema alimentare globale più sostenibile e giusto. L’incoraggiamento al consumo di pesce foraggio, in alternativa alla carne rossa, si affianca all’obiettivo di ridurre le disuguaglianze alimentari e di promuovere stili di vita più salutari a livello mondiale.
La ricerca pubblicata su BMJ Global Health apre quindi una finestra su un futuro in cui la dieta globale si allinea meglio con gli obiettivi di salute pubblica e sostenibilità ambientale. Per realizzare questa visione, sarà fondamentale la collaborazione tra governi, settore privato, comunità scientifica e società civile. Solo attraverso un impegno condiviso e multisettoriale sarà possibile superare le sfide esistenti e trasformare le raccomandazioni degli esperti in realtà tangibili.