TikTok sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea per la nuova app
L’Unione Europea ha mosso un ulteriore passo verso il rafforzamento della sua politica di regolamentazione del digitale, avviando una nuova indagine formale nei confronti di TikTok, il popolare social network di origine cinese, per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA). Questa legge, che mira a garantire maggiore sicurezza e trasparenza nel mondo dei servizi digitali, è in vigore dallo scorso agosto e stabilisce regole precise per le piattaforme online. Stando alle accuse, TikTok avrebbe falciato una di queste regole fondamentali introducendo in Francia e in Spagna la sua nuova app, TikTok Lite, senza averne prima valutato i potenziali rischi attraverso una relazione obbligatoria per chi supera i 45 milioni di utenti attivi nell’UE.
La Commissione Europea esprime preoccupazione per il nuovo servizio offerto da TikTok Lite, denominato “Task and Reward Program”. Questo programma permette agli utenti di accumulare punti, o “coins”, svolgendo attività quali la visione di video, l’apprezzamento di contenuti, il seguito di certi utenti o l’invito ad amici a unirsi alla piattaforma. Tali punti possono essere poi scambiati con premi, tra cui buoni Amazon o carte regalo PayPal, o donati ad altri utenti. Tuttavia, per attivare il programma, è necessario che l’utente sia attivo su TikTok per almeno 10 giorni consecutivi.
Le preoccupazioni dell’UE e la risposta di TikTok
La preoccupazione della Commissione riguarda i potenziali rischi per la salute mentale degli utenti, in particolare dei più giovani. Infatti, prima di avviare l’indagine, l’UE aveva dato tempo a TikTok di fornire documentazione che dimostrasse l’assenza di rischi di dipendenza dal programma “Task and Reward” e l’efficacia dei sistemi per prevenirne l’uso da parte di minorenni. TikTok, però, non ha fornito tale documentazione entro la scadenza stabilita, il 18 aprile, spingendo così la Commissione ad avviare un’indagine formale.
Da parte sua, TikTok ha sottolineato che la nuova funzionalità è pensata esclusivamente per un pubblico adulto, richiedendo la verifica dell’età attraverso l’inserimento di un documento d’identità e una foto del viso. La piattaforma ha inoltre limitato il tempo dedicato alla visione di video in cambio di punti a 60-85 minuti al giorno, consentendo di guadagnare l’equivalente di circa 36 centesimi.
Le dichiarazioni di Thierry Breton e le implicazioni future
Thierry Breton, Commissario europeo per il mercato interno e i servizi e massimo responsabile dell’applicazione del DSA, ha espresso il sospetto che “TikTok Lite possa essere tossico e creare dipendenza, specialmente nei minorenni, come le sigarette ‘light’”. Questa non è la prima volta che TikTok si trova sotto scrutinio da parte dell’UE: già in febbraio, infatti, era stata aperta un’indagine per valutare l’efficacia delle misure adottate dalla piattaforma nel prevenire la dipendenza, l’accuratezza dei sistemi di verifica dell’età e la protezione dei dati dei minorenni.
La Commissione ha evidenziato più volte come sia relativamente semplice per gli utenti minorenni aggirare i limiti di età imposti da TikTok, che richiede un’età minima di 13 anni per la creazione di un account e limita a 60 minuti al giorno il tempo di visualizzazione per gli utenti sotto i 18 anni. Questo solleva interrogativi sulla capacità della piattaforma di controllare efficacemente i contenuti visualizzati dai più giovani.
Le possibili conseguenze per TikTok
TikTok ha ora tempo fino al 24 aprile per fornire alla Commissione Europea prove convincenti che TikTok Lite non sia dannosa per la salute mentale e che non esista un rischio concreto che il programma “Task and Reward” venga utilizzato anche da minorenni. In caso contrario, l’UE potrebbe decidere di imporre “misure provvisorie” che prevedono la sospensione del programma di ricompense TikTok Lite nell’Unione Europea “in attesa della valutazione della sua sicurezza”.
Quest’ultimo episodio si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tra TikTok e le autorità di regolamentazione a livello globale. Solo due giorni prima dell’avvio dell’indagine da parte dell’UE, infatti, la Camera degli Stati Uniti aveva approvato un disegno di legge che potrebbe portare alla vendita di TikTok e del suo algoritmo a una società non cinese, pena il bando dalla nazione. La crescente popolarità di TikTok ha suscitato preoccupazioni non solo in Europa ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in altri paesi, dove la piattaforma è stata accusata di effetti nocivi sulla salute mentale dei suoi utenti e di insufficienze nella protezione dei dati sensibili. La tensione tra la necessità di proteggere i cittadini e il diritto alla libera espressione online continua a essere un tema caldo nel dibattito pubblico internazionale.