![La complessa posizione della Giordania tra difesa nazionale e pressioni internazionali 1 20240422 093242](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240422-093242.webp)
In una mossa che ha sorpreso molti osservatori internazionali, la Giordania ha recentemente collaborato con Israele, Stati Uniti, Regno Unito e Arabia Saudita nell’intercettazione di un massiccio attacco aereo proveniente dall’Iran. Sabato notte, le forze di difesa giordane hanno abbattuto 170 droni, 120 missili balistici e circa 30 missili da crociera. Questi erano diretti verso Israele, ma alcuni sono stati intercettati nello spazio aereo giordano, evidenziando la complessità delle dinamiche regionali e la difficile posizione in cui si trova il regno di Giordania.
La risposta della Giordania: difesa o alleanza?
Nonostante la sua storica ostilità nei confronti di Israele, con cui ha combattuto in più conflitti dal 1948 al 1973, la Giordania ha dichiarato di aver agito non per difendere Israele, ma per preservare la sicurezza del proprio spazio aereo. Questa mossa ha suscitato non poche polemiche all’interno del paese, dove un significativo quinto della popolazione è di origine palestinese. Le critiche si sono intensificate sui social media, dove sono circolati fotomontaggi che ritraggono il re Abdullah II in divisa militare israeliana, evidenziando il dissenso popolare per l’azione militare compiuta.
Dinamiche interne e pressioni esterne
La monarchia giordana si trova in una posizione delicata, stretta tra la pressione di sostenere la causa palestinese e la necessità di mantenere stabili le relazioni con i propri alleati storici e regionali. Il paese, un reame piccolo e relativamente povero, dipende significativamente dagli aiuti statunitensi e dagli investimenti dei paesi del Golfo, come l’Arabia Saudita. La Giordania, che ospita una vasta comunità di rifugiati palestinesi, ha sempre avuto un ruolo diplomatico di rilievo nel complicato scacchiere mediorientale, cercando di bilanciare le proprie necessità interne con le pressioni esterne.
Una storia di alleanze e opposizioni
La Giordania ha una lunga storia di opposizione alle politiche di Israele, ma anche di collaborazione con altri paesi arabi sunniti contro l’influenza crescente dell’Iran sciita nella regione. Questa doppia natura delle relazioni esterne giordane si riflette nelle complesse dinamiche di potere in Medio Oriente, dove alleanze e antagonismi spesso coesistono. Il matrimonio tra il principe ereditario giordano Hussein e Rajwa Alseif, appartenente a una delle famiglie più ricche e influenti dell’Arabia Saudita, segna un momento di potenziale avvicinamento e consolidamento delle relazioni bilaterali, in un periodo in cui anche l’Arabia Saudita esplora vie di distensione con Israele.
La Giordania e la questione palestinese
Nonostante la sua partecipazione a operazioni di difesa congiunta con Israele, la Giordania mantiene una forte vicinanza alla causa palestinese, sia a livello retorico che pratico, facilitando l’arrivo di aiuti umanitari. Tuttavia, il sostegno non si è sempre tradotto in azioni concrete, evidenziando il difficile equilibrio che il paese deve mantenere tra le proprie posizioni ideologiche e le necessità geopolitiche. Le recenti tensioni con l’Iran e la collaborazione in difesa con Israele complicano ulteriormente questo equilibrio, mettendo in luce le sfide che la Giordania deve affrontare nel navigare le acque turbolente della politica regionale.
Un futuro incerto
La Giordania continua a essere uno degli attori più stabili e moderati del Medio Oriente, nonostante le pressioni interne ed esterne che minacciano di intaccare questa stabilità. Il suo ruolo nella recente crisi con l’Iran dimostra la capacità del regno di agire pragmaticamente per la propria difesa, pur mantenendo un occhio di riguardo per le sensibilità politiche e sociali interne. Mentre si muove in un panorama regionale in rapida evoluzione, la Giordania dovrà navigare con attenzione tra le pressioni contrapposte degli alleati storici, l’opposizione interna e le alleanze emergenti, cercando di mantenere un equilibrio che garantirà la sua sicurezza e stabilità.
Con il continuo sviluppo degli eventi in Medio Oriente, la Giordania si trova di fronte a scelte difficili che definiranno il suo futuro politico e la sua posizione nella regione. La sua capacità di bilanciare interessi nazionali con le aspettative degli alleati e della propria popolazione sarà cruciale per navigare le sfide che si profilano all’orizzonte. Il cammino è erto e pieno di incertezze, ma la storia ha dimostrato che la Giordania ha le risorse e la saggezza per affrontare questi dilemmi con determinazione e prudenza.