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La Voce di Elica Le Bon Contro la Distorsione del Conflitto Iran-Israele
Un video pubblicato da Elica Le Bon, avvocato e attivista iraniana residente negli Stati Uniti, ha sollevato un’ondata di attenzione mediatica dopo aver superato il milione di visualizzazioni in breve tempo. Nel video, Le Bon affronta il recente attacco iraniano contro Israele, distinguendo nettamente tra le azioni del regime della Repubblica islamica e il volere del popolo iraniano. La sua voce, forte e chiara, si leva contro una narrazione che, a suo dire, distorce la realtà dei fatti, puntando il dito contro i sostenitori del regime di Teheran.
Le Bon, che su TikTok ha già guadagnato notorietà per i suoi video contro la polizia morale e le politiche oppressive in Iran, si rivolge direttamente ai sostenitori del regime, criticandoli per aver giustificato l’attacco con droni e missili contro Israele. ‘Nelle ultime 24 ore abbiamo dovuto assistere a persone che si accapigliavano su internet per esclamare che l’Iran ha il diritto di difendersi. In che modo avete distorto la storia per rendere la Repubblica islamica la vittima?’, afferma con forza Le Bon.
Un Appello alla Verità e alla Pace
La narrazione di Elica Le Bon si fonda su un appello alla verità e alla giustizia, sottolineando come negli ultimi anni le grida di aiuto e le proteste del popolo iraniano siano state ignorate dalla comunità internazionale. ‘Quando negli ultimi due anni abbiamo urlato che ci stavano massacrando, dov’eravate? Quando gridavamo che stavano uccidendo le donne iraniane perché non indossavano l’hijab, dov’eravate?’, chiede l’attivista, evidenziando la sofferenza e le ingiustizie subite dal popolo iraniano sotto il regime degli ayatollah.
Le Bon fa poi una distinzione fondamentale tra il popolo iraniano e la Repubblica islamica d’Iran, criticando coloro che, a suo dire, hanno confuso i due. ‘Prima di tutto, non state parlando dell’Iran, ma della Repubblica islamica d’Iran. Quello che fa la Repubblica islamica non è il riflesso del popolo iraniano’, afferma Le Bon, sottolineando come il desiderio prevalente tra gli iraniani sia la pace e non il conflitto.
La Distorsione del Discorso Pubblico
Le Bon critica aspramente coloro che, improvvisatisi esperti di diritto internazionale sui social media, hanno difeso l’azione militare dell’Iran come un legittimo atto di difesa. La sua analisi si estende oltre il recente conflitto, facendo riferimento a decisioni giuridiche internazionali che hanno evidenziato come il regime iraniano abbia sistematicamente sponsorizzato atti di terrorismo. ‘Se volete parlare di un atto di guerra, pochi giorni fa la corte federale ha stabilito che gli attacchi alle ambasciate israeliane e ai centri ebraici in Argentina sono stati condotti dalla Repubblica islamica e da Hezbollah’, sottolinea l’attivista.
Le Bon chiama in causa anche il sostegno di Teheran a organizzazioni terroristiche come Hezbollah, Hamas e gli Houthi, indicandole come strumenti di destabilizzazione regionale. ‘Per quale motivo pensavate che fossero lì? A cosa pensavate che servisse Hezbollah?’, interroga, svelando la complessità delle dinamiche mediorientali che spesso sfuggono al dibattito pubblico mainstream.
Un Messaggio di Pace dal Popolo Iraniano
Il messaggio di Elica Le Bon culmina in un appello alla comprensione e alla solidarietà verso il popolo iraniano, che, secondo lei, aspira alla pace e non alla guerra. ‘Se ci aveste ascoltati negli ultimi due anni, e ancor meno negli ultimi 45 anni, sapreste che gli iraniani non vogliono la guerra con Israele, ma la pace con Israele’, afferma, esprimendo la frustrazione per essere stati trascinati in un conflitto indesiderato.
Concludendo il suo appassionato intervento, Le Bon invita a non usare il termine ‘Iran’ per riferirsi alle azioni bellicose della Repubblica islamica, distinguendo tra il regime e la nazione. ‘Dite che sostenete la Repubblica islamica nelle sue continue aggressioni che mettono a rischio la vita di tutti, ma non dite Iran. Per due anni vi abbiamo chiesto di uscire allo scoperto e dire ‘Iran libero’ e ora volete parlare per mettere a rischio le nostre vite e dire ‘Iran in guerra’. Per questo non siete amici del popolo iraniano’, conclude Le Bon, facendo eco al desiderio di libertà e pace di molti suoi connazionali.